Il segretario del Pd, Mario Drudi, dopo le dichiarazioni sull’arrivo dei 30 profughi a Cesenatico del vice-sindaco e assessore al turismo, Vittorio Savini (clicca qui), scrive “quattro pensierini” e li “dedica” all’amministratore.
“Prima di tutto nel Diritto Internazionale, lo status giuridico dei profughi, non è lo stesso dei clandestini, che per arrivare in Italia pagano le organizzazioni criminali per salire sulle carrette del mare – spiega Drudi – In secondo luogo la vicenda dei 30 profughi che arrivano a Cesenatico a stagione turistica finita, non deve essere un alibi per nascondere il fallimento della nostra stagione turistica 2014 (- 340.000 di presenze dal 1° gennaio al 31 luglio, rispetto al 2013 ). Inoltre l’assessore Savini non dica più che con la Lega Nord non c’entra nulla, perché le sue dichiarazioni fanno il pari con quanto detto in passato da gente come Borghezio. Infine oggi è l’8 settembre, anni fa questa data ha significato la fine di un’epoca politica, seguita dal tutti a casa”.
“Visto il livello a cui siamo arrivati, la mia per ora non è una richiesta formale, ma soltanto un invito a riflettere – conclude Drudi – Il bene di Cesenatico viene prima di tutto e nelle condizioni date, non ci possiamo permettere di andare sulle cronache nazionali per posizioni, che furbescamente fanno leva sulle legittime paure dei cittadini, che invece andrebbero rassicurati e mortificano le norme che regolano il Diritto Internazionale”.
