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Cna Est Romagna: Marco Lucchi è il nuovo responsabile

By 11 Settembre 2014 No Comments

Quattro uffici a San Mauro Pascoli, Savignano, Gambettola e Cesenatico, nei quali lavorano complessivamente 40 collaboratori. Oltre 2.200 imprenditori associati (di cui il 23% donne). Questa è l’area territoriale Cna Est Romagna, che comprende l’Unione dei Comuni Rubicone e Mare. E che ha ora un nuovo responsabile.

Marco Lucchi ha 37 anni, residente a Cesenatico, laureato in scienze e tecnologie alimentari, ha svolto per 4 anni un periodo di ricerca e dottorato in economia e marketing alimentare per l’Università di Bologna, con una collaborazione anche presso la A&M University in Texas. Ha lavorato per Conad nazionale come category manager per quattro anni, fino ad approdare a Cna. Qui, dopo un periodo di affiancamento, ha svolto per due anni il ruolo di responsabile di Cna Formazione.

Marco Lucchi

Marco Lucchi

“Non è necessario – sostiene Marco Lucchi, il nuovo responsabile di Cna Est Romagna – sottolineare quanto sia difficile la situazione sul piano economico e sociale. Ora le imprese da sole non ce la fanno più, perciò occorre intervenire in modo tempestivo, consapevoli che siamo già in ritardo. Tutti i soggetti – a partire da enti locali e banche – devono mettersi nelle condizioni di aiutare e non ostacolare il sistema imprenditoriale. Quattro sono a mio avviso i punti d’attacco su cui intervenire. Innanzitutto, il sistema bancario deve tornare a premiare le imprese che vogliono investire per la crescita, certo, non in modo dissennato, ma accettando di mettersi in gioco e assumere a pieno il ruolo che compete loro, eliminando la burocrazia che si è sviluppata anche in questo ambito. In secondo luogo, spesso si rischia di mettere sotto ai riflettori solo le imprese che operano nella norma, mentre si perdono di vista i soggetti che lavorano in nero e senza rispettare le regole, probabilmente perché è più complesso individuarli. È necessario invece invertire la rotta e combattere abusivismo e lavoro nero. In terzo luogo, occorre supportare le imprese virtuose che lottano per continuare l’attività, per mantenere la forza lavoro e chi si mette in gioco per avviare nuove imprese, costruendo un sistema di supporto fatto di sovvenzioni, detrazioni e riduzione sostanziale della burocrazia”.

“Infine, comparti come il calzaturiero, il turismo e il suo indotto, il settore edile, i trasporti, l’alimentare, sono eccellenze che ci caratterizzano e vanno valorizzate e sostenute. Se venissero smantellate si perderebbero anni di lavoro, oltre che la nostra identità. È necessario mettere in atto azioni pratiche di ampio respiro, i progetti di Cna sulla rigenerazione urbana, sul calzaturiero e in ambito turistico vanno esattamente in questo senso”.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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