
Ma la Procura di Rimini, che dispose l’autopsia, spiega: “La distruzione dei reperti anatomici è cosa prevista dal codice di procedura penale quando il processo è terminato. Così come in questo caso che si è arrivati dopo 10 anni ad una sentenza di Cassazione”.
I reperti sono stati distrutti la scorsa primavera e al momento sarebbero disponibili per la nuova perizia quelli usati per i test tossicologici. E proprio questi ultimi test potranno essere utilizzati nella nuova indagine aperta in seguito all’esposto presentato dalla famiglia Pantani sulla morte del Pirata con l’ipotesi di omicidio volontario.
Non ci sarebbe inoltre, secondo la Procura, la necessità di esumare la salma.
