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Rinvio a giudizio. Il Pd: “Emergerà correttezza”

By 6 Marzo 2015 No Comments

Il Partito Democratico di Cesenatico prende atto “con serenità” della notizia dei rinvii a giudizio pronunciati dal Gup del tribunale di Forlì al termine delle indagini preliminari sull’atto di scissione della società Gesturist (clicca qui per leggere l’articolo).

Il segretario comunale Pd Mario Drudi

Il segretario comunale Pd Mario Drudi

“Ribadiamo ancora una volta il massimo rispetto nell’operato della Magistratura, fiduciosi che dal processo emergerà la correttezza dell’operato dell’amministrazione comunale di centro sinistra e dell’allora sindaco Nivardo Panzavolta che ancora una volta ha dimostrato la propria alta sensibilità politica e istituzionale autosospendendosi da ogni incarico rivestito in seno al Partito Democratico immediatamente dopo aver appreso la notizia del rinvio a giudizio – spiegano il segretario comunale Pd Mario Drudi e il capogruppo Pd in consiglio comunale Matteo Gozzoli – Diversamente il sindaco Roberto Buda ha avuto il coraggio di dire che il principale motivo che lo ha convinto ad accettare il ricatto politico della Lega Nord e nominare vice-sindaco, con delega al turismo e Polizia Municipale, persona già condannata in primo grado per concorso in bancarotta fraudolenta, sia stato a suo dire, quello di garantire il raggiungimento della verità sull’operazione Gesturist, che invece nuove elezioni e un sindaco del Partito Democratico avrebbero potuto impedire”.

“Riteniamo queste affermazioni gravi e inqualificabili, che ancora una volta hanno evidenziato il basso livello istituzionale di chi le ha pronunciate – continuano i due rappresentanti Pd – Fortunatamente in questo paese i processi si fanno nelle aule dei tribunali veri e non in quelli virtuali e sommari istituiti da un sindaco che fa il giustizialista con gli avversari e poi si porta in giunta un vice-sindaco con a carico una condanna di primo grado”.

Il capogruppo Pd Matteo Gozzoli

Il capogruppo Pd Matteo Gozzoli

“Come abbiamo già detto in passato, ribadiamo che la scissione della società, nella quale il Comune di Cesenatico deteneva una partecipazione di oltre il 74% del capitale sociale, è stata un’operazione portata avanti dall’amministrazione comunale di centro sinistra per ottemperare a precisi obblighi di legge che imponevano al Comune di Cesenatico di dismettere l’esercizio di attività commerciali come la gestione di campeggi e stabilimenti balneari e anche di aggiudicare con gara l’affidamento dei servizi pubblici – continua il Pd – La scissione di Gesturist è stata un’operazione complessa e un lavoro plurale, al quale hanno lavorato liberi professionisti esterni all’amministrazione e al Comune di Cesenatico di elevata competenza professionale, come anche più soggetti aventi un ruolo politico, ma anche dirigenziale di alto livello presso il Comune di Cesenatico e Gesturist Spa, i quali tutti hanno avvallato in più riprese, gli atti e il percorso della scissione. Si è trattato di un’importante operazione di privatizzazione conclusasi positivamente, che ha portato nelle casse del Comune di Cesenatico somme ragguardevoli che hanno permesso alla città di realizzare investimenti senza dovere ricorrere alla stipula di mutui”.

“Il sindaco Buda parla oggi di un danno erariale arrecato alla collettività attraverso la scissione di Gesturist. Questo suo voler attribuire colpe a destra e manca, fa davvero riflettere, perché se un danno erariale alla collettività c’è stato, è stata la sua amministrazione a provocarlo, che azzerando l’affidamento venticinquennale dei servizi a Cesenatico Servivi, previsto dalla delibera di indirizzo del consiglio comunale dell’amministrazione di centro sinistra, che approvò la scissione, ha tolto a questa società prospettive e soprattutto valore patrimoniale – conclude il Pd – Ci preme ribadire la condivisione del Partito Democratico degli obiettivi politico-amministrativi che ispirarono la scissione. Infine sottolineiamo che nell’ordinamento giuridico del nostro Paese, con il rinvio a giudizio si apre la fase processuale nella quale sarà possibile accertare la realtà dei fatti e nel quale l’accusa e la difesa potranno affermare le loro ragioni con pari dignità. Affermiamo questo, perché nel mese che ha preceduto l’odierna decisione del Tribunale di Forlì, il M5S e soprattutto il sindaco Buda, hanno fatto a gara fra loro, a chi istigava maggiormente la tensione su questa vicenda”.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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