A cura di Paolo Pasini
Navigando la rete alla ricerca di qualcosa di originale mi sono imbattuto in qualcosa di straordinario. E’ un progetto nato dal pianista Jazz americano Scott Bradlee e si chiama Postmodern Jukebox. Nel suo progetto, Scott Bradlee collabora con i più talentuosi musicisti della scena Newyorkese nell’arte del make up musicale: reinterpreta in chiave DooWop, Swing, Jazz anni 50, i successi Pop attuali. Trasforma i brani Pop più famosi, in altrettante versioni stile New Orleans Jazz rivoluzionando metrica, arrangiamento e melodia, lasciandone solo lo “scheletro” armonico.
Potrebbe sembrare un’eresia, invece ottiene un risultato stupefacente, strabiliante, a dir poco ammaliante. Bradlee da sempre ha una relazione amore/odio con la musica Pop dovuta alla tendenza a non amare la musica che non ritiene sufficientemente sofisticata, insomma è una sorta di “Snob Musicale”. Questa sua avversione alla musica commerciale l’ha portato a inventarsi il suo genere personale che avvicina la musica che odia alla musica che ama. Una volta preso piede, il progetto ha automaticamente preso il nome di “post-moderno” perché riporta al passato, i suoni del presente.

Ovviamente un lavoro simile di rivisitazione in chiave Swing Jazz dei successi Pop di adesso porta a critiche da entrambe le parti: dagli amanti dello swing e dagli amanti del pop. Ma questo non scoraggia Scott Bradlee che anzi, ad ogni critica negativa risponde con una nuova produzione ancora più agguerrita.
Anche perché, piaccia o no la sua idea, è pacifico ed inconfutabile che è un progetto pittoresco ed originale che sulla scena mondiale non ha rivali o imitazioni.
Si può senza ombra di dubbio affermare che il progetto di Scott Bradlee è sicuramente una scommessa vinta sia per i risultati ottenuti che per le intenzioni di partenza.
Sono già tantissime le sue pubblicazioni, nel canale Youtube del PMJ, vi consigliamo di guardare ed ascoltare subito queste perle: “All about the bass” di Meghan Trainor, “Creep” dei Radiohead e “Chandelier” di Sia (nella versione del Pagliaccio triste).
Questi tre video sono dei veri capolavori che riassumono lo stile dei Postmodern Jukebox.
Se amate il genere Swing Jazz o le novità in particolari, non dovete perdervi questo gioiello musicale.

