“Dopo lunghi anni di silenzi, reticenze e soprattutto numerose bugie raccontate dal sindaco Roberto Buda, sull’accordo di programma Ex Nuit e parte delle colonie di Levante è arrivato il momento di fare chiarezza”. Queste le parole del capogruppo Pd, Matteo Gozzoli.
“Sulla vicenda il primo cittadino ha perso ogni credibilità per il semplice motivo che per anni ha dichiarato in tutte le sedi che aveva ereditato un accordo pasticciato, privo di fidejussioni e che solo la sua amministrazione dopo duri sforzi ha riportato le cose in carreggiata – continua Gozzoli – La verità che (dopo alcuni mesi di attesa) abbiamo riscontrato anche sui documenti è ben diversa e merita una riflessione seria sul modo in cui l’amministrazione ha gestito un accordo di programma molto articolato e complesso che, oltre all’ormai celebre area Ex Nuit comprendeva la riqualificazione delle ex colonie San Vigilio, Giosa e Cif oltre all’ex colonia Prealpi di Valverde destinata a un intervento di edilizia residenziale pubblica e a svariate opere pubbliche”.
Nell’analisi della vicenda sono importanti le date. “L’accordo di programma ha mosso i primi passi nel 2009 ed è stato approvato dal consiglio comunale il 13 settembre 2010, in data 20 settembre 2010 è arrivata l’approvazione della Provincia. La convenzione con le prescrizioni per l’attuazione dell’accordo è stata stipulata tra Comune di Cesenatico e Fincarducci Srl in data 12 gennaio 2011 – spiega Gozzoli – Prima di questa data è intervenuto un fatto che nessuno ricorda, segno che sul tema prevale l’intendo di attaccare la passata amministrazione piuttosto che raccontare la verità ai cittadini. Nel gennaio 2010 – ancora prima di concludere l’accordo – in accordo con il Comune, la Fincarducci si è fatta carico della riqualificazione del tratto di viale dei Mille nel tratto compreso tra via Dante e via Deledda, un intervento da 2.770,000 di euro”.

Le domande sono numerose. “Nella convenzione si sottoscrive che ‘la garanzia non può essere estinta se non previo favorevole collaudo tecnico di tutte le opere di urbanizzazione’. Perché allora si sono sottoscritte fideiussioni a scadenza annuale? Perché dall’estate 2013 non sono mai più state rinnovate? Chi doveva chiederne il rinnovo? – si chiede il capogruppo Pd – Quali azioni e quali documenti ha prodotto l’amministrazione dal luglio 2013 alla primavera 2015? C’è un buco di un anno e mezzo nel quale non sappiamo quali azioni l’amministrazione abbia intrapreso verso la Fincarducci per tutelare le sue garanzie prima che nel dicembre 2014 fallisse il Consorzio Confidimpresa che aveva emesso le fidejussioni. Allegata alla convenzione c’era un rigoroso crono programma che stabiliva le tempistiche di realizzazione degli interventi. All’art. 12 comma 7 della convenzione si sottoscrive che ‘Le garanzie per il caso di mancata attuazione degli interventi (…) potranno essere incamerate dal Comune’. Come mai una volta arenatosi l’accordo non si è intervenuti? All’art. 6 della convenzione tra i compiti dell’amministrazione comunale si stabilisce che il dirigente del settore lavori pubblici avrebbe nominato un tecnico con il compito di vigilanza sui lavori e con il compito di segnalare al settore sviluppo del territorio la possibilità di svincolo delle fidejussioni di garanzia. L’amministrazione ha nominato questa figura? Chi è? Quali segnalazioni ha mosso in questi anni?”.

“Dai primi giorni del mese di luglio il nostro gruppo consiliare ha completato la raccolta dei documenti necessari per sottoporre quanto riscontrato alla Corte dei Conti – conclude Bozzoli -GVogliamo capire per quale motivo l’amministrazione non ha tutelato l’interesse pubblico lasciando di fatto scadere i termini dell’accordo e non preoccupandosi di rinnovare le garanzie. Ricordiamo infine l’altro grande danno di questa operazione, ossia l’ormai definitiva perdita dei circa 3 milioni di contributo regionale per l’intervento sulla colonia Ex Prealpi. In 4 anni di amministrazione, solo su questa partita il sindaco è riuscito nell’impresa di mandare in fumo oltre 10 milioni di interventi per la città. Complimenti!”.
				
