

Tutti invece diventano amici di Lalla – era infatti una delfina – che però sopravvive poco, vittima di un maldestro rapimento organizzato per scherzo, che cela tuttavia intenti pubblicitari. A Lalla segue subito una Lalla II, catturata questa volta intenzionalmente; ed è proprio lei che diventerà protagonista del famoso “matrimonio” con Palooza, un tursiope arrivato apposta dalla Florida.
Una formidabile operazione di comunicazione ordita dalla locale Azienda di Soggiorno guidata da Primo Grassi, che farà conoscere dappertutto i “delfini di Cesenatico” e sarà la chiave per consacrare la località romagnola come uno dei simboli della vacanza negli anni del boom. Tutto è pronto anche per costruire un innovativo “Acquario del Mare”, che però non si realizza, e saranno altre città della Riviera, con i loro nuovi delfinari, a seguire l’esempio di Cesenatico.

La mostra si avvale delle immagini e della ricerca documentaria già confluita nel libro Lalla, Palooza e i delfini di Cesenatico, di Davide Gnola, pubblicato da Minerva Edizioni nel 2014, con prefazione del naturalista e membro del Parlamento Europeo Marco Affronte. Oltre ai documenti e alle immagini, provenienti in gran parte dall’archivio di Walter Breveglieri e di altri importanti fotografi, sono presenti in mostra alcuni rari video d’epoca e oggetti curiosi, come la “lapide” originale in memoria di Lalla, un tempo affissa nei pressi della Vena Mazzarini.
Anche questa mostra, come tutte le attività del Museo della Marineria, si svolge con il supporto di Gesturist Cesenatico Spa.
Orario di apertura: tutti i giorni, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 23.
