
E proprio grazie a un posto di blocco, effettuato da personale in borghese all’altezza di viale Mazzini, si è riusciti a risalire, partendo da un carico sospetto rinvenuto a bordo di uno dei furgoni controllati, a diverse partite di pesce, conservate nelle celle frigo di un rivenditore locale, prive di etichettatura, mancanza dietro la quale possono nascondersi vari illeciti, e che rappresenta un serio rischio per la salute dei consumatori, oltre ad altre scadute da mesi.

La frode, nello specifico, consisteva nel rivendere come fresco prodotto surgelato, lucrando illecitamente sul reale valore commerciale del pesce, ed esponendo ad ulteriori rischi i consumatori finali in quanto il fresco, per evidenti ragioni igienico/sanitarie, ha tempi, metodi di conservazione e modalità di somministrazione completamente diversi dal surgelato. Sono state rigettate in mare, in quanto ancora vive, le vongole sequestrate (oltre 40 kg).

