
Una storia vera che ha i campanelli e che è praticamente un colmo. Sta di fatto che l’unica stanza nella scuola a due piani in cui è possibile sentire il campanello suonare chiaramente è uno stanzino di servizio usato per le fotocopie. Il collaboratore scolastico, ai più conosciuto come bidello, non sta di solito in quello stanzino perché tra i propri compiti ha quello di curare e custodire la struttura che essendo molto ampia non può essere controllata standosene nello stanzino.
I disagi sono numerosi, si va dal postino che si rifiuta di consegnare di persona le lettere perché stanco di aspettare che qualcuno si palesi all’ingresso, ai genitori che tardano per entrare nella struttura a lasciare i figli in orari diversi dall’inizio lezione, agli insegnanti che entrano in servizio a metà mattinata e che non riescono a varcare in tempo l’uscio.
Quindi il primo impatto per chi non conosce la scuola è quello di dover telefonare al centralino della struttura per dire in sostanza: “Sono fuori apritemi”. Ma pare 
Il fatto che lascia perplessi è che il problema non è sorto all’improvviso negli ultimi giorni, ma si è presentato dal principio e le richieste di intervento che sicuramente sono state fatte al Comune, vista la natura dell’immobile, non hanno trovato la considerazione che meritano. Al momento la scuola è vittima dei paradossi, dopo il giardino che non è stato irrigato perché collegato alle sole vasche dell’acqua piovana a secco per tutta l’estate, ora spuntano anche telefono e campanello.
DA SAPERE:
Il complesso è costato € 10.134.798,10 (importo totale opere IVA esclusa) e l’investimento è coperto da un leasing coperto dal Comune attraverso l’istituzione di una tassa di scopo che pesa sulla città per circa 800.000 euro.
