
Così dopo avere avere già governato con il centro sinistra e nell’ultima tornata elettorale avere appoggiato il centro destra, ora: “Il Partito Repubblicano ha guardato con estremo interesse l’esito delle Primarie Pd, ravvisando in Matteo Gozzoli un ottimo, serio e ben preparato candidato alla guida della città ed ha intrapreso con il Pd un percorso di verifica sulle condizioni politiche e programmatiche nell’interesse della comunità di Cesenatico”, queste le parole del portavoce del Pri, Igor Magnani.
A incalzare il Partito Democratico e il candidato sindaco Matteo Gozzoli, presente in sala, ci ha pensato il segretario regionale Pri Luca Ferrini: “Auguro a Gozzoli di avere un vice-sindaco repubblicano”. Poi il segretario ha affrontato la questione del cosidetto “salto della quaglia” del partito: “I Repubblicani non potevano andare con il sindaco dell’sms (riferendosi al messaggio con il quale l’attuale sindaco Buda ha licenziato l’ex vice-sindaco e assessore all’urbanista in quota Pri, Bruna Righi, ndr.). Potevamo invece correre da soli, ma abbiamo deciso di condividere e aprire il confronto con il centro sinistra, solo in questo modo possiamo cambiare le cose a Cesenatico. Il centro sinistra ha governato maluccio questa città, ma ha dato prova di avere persone nuove alle quali affiancare le nostre competenze”.

Ma forse all’augurio del segretario regionale del Pri di un vice-sindaco Repubblicano, qualcuno in sala è sobbalzato sulla sedia. Stiamo parlando di Roberto Casali, competitor alla Primarie Pd, battuto da Gozzoli e capolista Pd. In città infatti sembra ormai certo un accordo con Casali, al quale potrebbe andare la poltrona di vice-sindaco. Un nodo, quest’ultimo, che forse solo il risultato del Pri delle urne potrà sciogliere.
Le linee programmatiche sono state presentate dal consigliere comunale Mauro Gasperini e sono improntate sulla creazione di una Romagna City, un’urbanistica non più gestita in maniera occasionale, clientelare e propagandistica, attenzione all’ambiente e alla piccola media impresa, introduzione della tassa di soggiorno, senza dimenticare la cultura, lo sport, la sicurezza e la sanità.
				