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Cosa voteranno i candidati sindaco di Cesenatico al referendum sulle trivelle di domenica 17 aprile?

piattaformeIl referendum. Il referendum chiede ai cittadini di cancellare la norma che consente alle società petrolifere di estrarre gas e petrolio entro le 12 miglia marine dalle coste italiane senza limiti di tempo. La domanda che si troverà stampata sulle schede è “Volete che, quando scadranno le concessioni, vengano fermati i giacimenti in attività nelle acque territoriali italiane anche se c’è ancora gas o petrolio?” Dunque chi vuole – in prospettiva – eliminare le trivelle dai mari italiani deve votare sì, chi vuole che le trivelle restino senza una scadenza deve votare no.

candidatiI fatti. La nuova legge, conosciuta come Sblocca Italia, ha già imposto che le nuove concessione potranno essere rilasciate esclusivamente oltre le 12 miglia. A Cesenatico il dibattito sulle trivellazioni è iniziato dalla fine del mese di gennaio. A circa 3,5 miglia dalla costa si trova, infatti, il pozzo metanifero Morena I di proprietà dell’Eni. Realizzato nel 1995 è stato in funzione fino al 2008. Dalla fine del mese di gennaio fino alla fine del mese di marzo su quel pozzo si è posizionata una mega struttura alta oltre 70 metri e visibile fin dalle nostre colline al lavoro per un intervento di manutenzione del pozzo in vista di una possibile ripresa delle attività di estrazione. Il 1° gennaio 2017 scadrà la concessione ventennale che il Ministero aveva concesso a Eni, quindi il pozzo teoricamente andrebbe chiuso ma lo stesso Ministero dello Sviluppo Economico ha fatto sapere che Eni ha già richiesto una proroga di 10 anni per proseguire l’attività estrattiva sul Morena I. Per riassumere ad un anno esatto dalla scadenza della concessione Eni chiede una proroga e dopo anni di inattività prova a riattivare un pozzo a 3,5 miglia dalla costa di Cesenatico.

Il candidato sindaco del centro sinistra Matteo Gozzoli

Il candidato sindaco del centro sinistra Matteo Gozzoli

Matteo Gozzoli, candidato del centro sinistra. “Sono convinto che le attività estrattive entro i 12 miglia dalla costa, e quindi così ravvicinate, siano incompatibili con l’economia della nostra città basata sulla pesca e sul turismo. Per questo motivo domenica 17 aprile andrò a votare Sì al referendum per fare in modo che il pozzo Morena I dal 1° gennaio 2017 cessi la sua attività”.

Il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, Alberto Papperini

Il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, Alberto Papperini

Alberto Papperini, candidato sindaco Movimento 5 Stelle. “In corrispondenza della data del referendum, la trivella simbolo della discordia si allontana dal Morena I e si colloca al pozzo Arianna 006 DIR A. Il 17 aprile voterò Sì, le preoccupazioni derivano soprattutto dai rischi per l’ambiente in caso di guasti o malfunzionamenti (in questi giorni abbiamo un eclatante esempio nel disastro che è accaduto in Tunisia), ma anche dal punto di vista delle conseguenze geologiche, ovvero la subsidenza e l’incidenza degli eventi sismici conseguenti all’assestamento, evenienze certificate dagli studi della stessa ENI. È arrivato il tempo di investire in energia pulita, per dare garanzie all’economia di Cesenatico, basata su pesca e turismo. I 5 Stelle, in collaborazione con il gruppo ‘Giù le mani dal nostro mare’, hanno organizzato per domenica 10 aprile (ore 15.30) in piazza Pisacane a Cesenatico, una manifestazione a livello nazionale. Si tratta di una marcia a difesa del nostro mare con un successivo agorà”.

Il sindaco Roberto Buda

Il candidato sindaco del centro destra, Roberto Buda

Roberto Buda, candidato del centro destra. “Sto valutando cosa votare il 17 aprile. Ammetto di non essere andato a votare negli ultimi referendum, ma questa volta mi recherò alle urne, da sindaco mi sento di dare l’esempio ai cittadini. Condivido alcune ragioni del sì ed altre del no. Non ci sono certezze che le trivellazioni siano dannose, ma in queste situazioni sarebbe meglio stare dalla parte del sicuro. E’ anche vero però che stiamo parlando di fonti di energia importanti e che dietro alle compagnie petrolifere ci sono tanti lavoratori che rimarrebbero senza un’occupazione. Per quanto riguarda la situazione che si è venuta a creare a Cesenatico, ho inviato al Ministro una lettera, firmata insieme alle associazioni di categoria, dove abbiamo chiesto una convocazione urgente per approfondire il tema e dove abbiamo manifestato la netta contrarietà all’installazione di strutture impattanti in mare, soprattutto in un momento così critico per il turismo e le imprese”.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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