fbpx

Schermata 04-2457501 alle 14.50.06RIMINI «Provocava ansia e terrore». Li sculacciava e li spostava alzandoli, non curante degli spigoli dei banchi, come fossero sacchi di patate. Invece erano bambini di due e tre anni e lei, una 61enne di Rimini, era la loro maestra d’asilo. Venerdì mattina i carabinieri del comando provinciale l’hanno costretta ai domiciliari con l’accusa di maltrattamenti. Lei, che era già stata sospesa dal servizio per dieci giorni nel 2010 per la sua aggressività, non ha battuto ciglio.
Per gli inquirenti la sua condotta creava ansia e terrore nei bambini. E ad inchiodarla ci sono le riprese video dell’Arma in cui la donna palesa la sua «mancanza di affetto» nei confronti dei malcapitati. Le telecamere sono state nascoste dagli uomini del capitano Ferruccio Nardacci a febbraio 2016 presso la scuola comunale dell’infanzia il Delfino, più precisamente nel bagno e nell’aula.

L’operazione è scaturita dalla segnalazione di un’altra maestra che aveva notato la collega compiere un gesto impensabile. Secondo quanto trapelato avrebbe steso un bambino su un tavolo per sculacciarlo davanti ai compagni di giochi. Molti, dalla paura, se la sono fatta addosso. La denuncia e il contatto tra le istituzioni pubbliche e la Procura ha permesso agli inquirenti di poter ottenere un robusto impianto probatorio rafforzato dalle immagini delle telecamere.

Tutta la classe di quindici bambini era vittima delle sue angherie perché se una parte era colpita direttamente, l’altra era terrorizzata. Inoltre i bambini, che nelle immagini sembrano dei piccoli soldati, non venivano rimproverati perché scalmanati o non rispettosi, ma perché non erano in grado di tirarsi su da soli i pantaloni o perché non riuscivano a raggiungere in tempo un punto nell’aula dove l’insegnante aveva deciso di radunarli.Schermata 04-2457501 alle 14.50.40

Secondo il perito nominato dal Pubblico Ministero, quelle pratiche possono causare danni irreparabili nelle relazioni comportamentali e sul sistema cognitivo e di apprendimento dei bambini. I genitori non avevano notato nulla anche per la mancanza naturale di senso critico nei bambini di tre anni. Ma come è possibile che una maestra che aveva già manifestato aggressività fosse in servizio? Il dott. Ercolani ha spiegato che questo è probabilmente dovuto a codici di condotta interni alle scuole. Ha aggiunto che tali prassi saranno mitigate in comune accordo con le forze dell’ordine affinché tali gesti non si palesino a distanza di tempo e affinché gli investigatori abbiano la possibilità di acquisire prove per il procedimento penale.

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

Mi piace farmi gli affaracci vostri!

Inviando questo modulo acconsenti al trattamento dei dati secondo le vigenti norme di Privacy e diritto di autore. Per maggiori informazioni vai alla pagina Privacy e Cookie.

Leave a Reply