Se il bilancio di previsione 2016 del Comune di Cesenatico, presentato dalla ex Giunta Buda, puntava tutto sulla riscossione Imu delle piattaforme Eni, i calcoli dovranno essere rifatti, ma soprattutto quei 9 milioni e mezzo di euro dovranno essere recuperati da altre partite economiche.

piattaformeIl cambio di rotta è contenuto nella risoluzione 3/DF/2016 del 1° giugno scorso con cui il dipartimento delle Finanze mette un punto sulla diatriba che va avanti ormai da tempo. In sostanza per le piattaforme di trivellazione le compagnie non devono pagare Imu e Tasi. E si azzera tutto, anche gli effetti di diverse sentenze che stabilivano l’esatto contrario. Insomma, addio a un gettito per le casse dei Comuni che va dai 100 ai 200 milioni di euro l’anno.

La notizia – riportata da Il Fatto Quotidiano – descrive la posizione opposta del dipartimento delle Finanze rispetto alla sentenza 3618 della Cassazione, con cui il 24 febbraio scorso la Suprema Corte aveva stabilito che le piattaforme petrolifere sono assoggettabili all’imposta comunale sugli immobili “nonostante la loro allocazione nel mare territoriale”. Una sentenza sulla quale – lo ricordiamo – l’ex sindaco di Cesenatico, Roberto Buda, aveva basato la “difesa” del bilancio di previsione 2016, un documento economico bocciato in consiglio comunale e che ha portato alla fine della legislatura Buda, con l’arrivo in città del commissario prefettizio.

Le motivazioni del Ministero delle Finanze. Nella risoluzione del 1° giugno scorso si spiegano le motivazioni che impediscono il pagamento dell’Imu da parte delle piattaforme. “Le piattaforme sono assenti dal catasto, tanto che il rilievo sistematico nei mari italiani (e quindi l’inventario) non viene svolto dall’amministrazione del catasto e dei servizi tecnici erariali, ma dall’Istituto idrografico della Marina”. Inoltre “l’Imu ha per presupposto il possesso di immobili”. A tal proposito si richiamano le definizioni dell’Ici, facendo riferimento al decreto legislativo 504 del 30 dicembre 1992 nel quale si stabilisce che “per fabbricato si intende l’unità immobiliare iscritta o che deve essere iscritta nel catasto edilizio urbano”. Infine “per applicare i criteri di calcolo del valore contabile occorre uno specifico intervento normativo che consenta il censimento delle costruzioni situate nel mare territoriale, ma anche l’ampliamento del presupposto impositivo dell’Imu e della Tasi anche agli immobili fuori catasto”.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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