
Bill Clinton, Paris Hilton, Andy Wharol, Francis Ford Coppola. Ma anche Rolling Stones, Ac/Dc, Jack Nicholson, Mickey Rourke. E poi lui, il pugile dei pugili: Mohamed Alì. E qui, come raccontato dal Resto del Carlino di Cesenatico, la storia si tinge di mito.
«Era un amico – ha raccontato Arnaldo -. Noi siamo grandi appassionati di boxe e andavamo a vedere gli allenamenti. Era dolcissimo, una persona molto semplice, nelle foto che gli ho fatto l’ho ritratto ad Harlem».

L’odissea che rende unica le esperienze di Magnani & son è nata da un bisogno. «Volevo imparare l’inglese – ha spiegato Arnaldo – così a 18 anni, nel 1955, ho lasciato l’Italia per l’America. Prima sono arrivato a Toronto poi a New York city. Avevo l’istinto selvaggio; pensavo “devo trovare una camera per dormire e il resto verrà da solo”. Ho detto e fatto. In 45 anni ho cambiato una sola volta il mio 
Anche lui ne ha da raccontare. Come quando era a inizio carriera e compensava con un lavoro da cameriere in un ristorante di New York. «Una sera – racconta con un sorriso – venne Andy Warhol. Vide che alcune ragazze ballavano in un tavolo e iniziò a scattare delle polaroid sotto la loro gonna. Uno degli ospiti rimase scandalizzato e si lamentò con il proprietario. Morale della favola i due lamentoni sono stati cacciati dal locale al suon di “Lui è Andy Warhol e qui fa quello che vuole!”».
foto Alessandro Mazza/livingcesenatico

