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Profughi, l’appello del sindaco al Prefetto

By 18 Agosto 2016 One Comment

profughiIl sindaco Matteo Gozzoli scrive al Prefetto di Forlì-Cesena e chiede “di escludere il Comune di Cesenatico da ogni ulteriore forma di accoglienza dei profughi”. Il primo cittadino riporta nella lettera una breve cronistoria dell’accoglienza a Cesenatico, partendo dalla comunicazione del Prefetto dello scorso 9 agosto relativa alla “necessità di ampliamento dei posti di strutture di accoglienza”.

La struttura di accoglienza a Ponente. “Il Comune di Cesenatico ospita stabilmente da due anni 80 richiedenti asilo all’interno di una struttura alberghiera nel quartiere di Ponente. Fin dal loro arrivo l’ospitalità ha creato non poche tensioni in città, prima per motivi politici legati alle dinamiche interne delle precedente amministrazione, poi legate all’ospitalità di un così elevato numero di richiedenti asilo all’interno di una stessa struttura collocata in piena zona turistica – continua il sindaco – Purtroppo non sono mancanti momenti di tensione, (l’ultimo nel mese di luglio) che non hanno favorito l’ospitalità e che hanno creato problemi agli operatori turistici vanificando il prezioso lavoro svolto da operatori e volontari”.

L’accoglienza a Macerone. “Nei giorni scorsi nella frazione di Macerone, a poche centinaia di metri dal territorio comunale di Cesenatico, altri 25 richiedenti asilo hanno trovato ospitalità all’interno di una struttura descritta come ‘hub provvisorio. Purtroppo ho appreso dell’iniziativa solamente dalla stampa, mentre già nelle ore successive ai primi arrivi numerosi residenti del quartiere di Bagnarola chiedevano spiegazioni. La scarsa informazione e la presenza improvvisa di profughi ha subito messo in allerta numerosi residenti di Bagnarola, collocata molto vicino all’hub di via Sant’Agà”.

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Cesenatico supera la soglia di accoglienza. “Concordo con la scelta di ripartire i richiedenti asilo su base regionale e sono convito che il nostro territorio, in larga parte, stia dando le risposte necessarie all’emergenza – continua il sindaco – Sono altresì convinto che per evitare tensioni sociali e strumentalizzazioni politiche occorra puntare su una equa redistribuzione su base comunale dei richiedenti asilo e su un’accoglienza diffusa che eviti grandi concentrazioni in un’unica struttura. L’ultimo accordo tra ANCI e Governo prevede un tetto massimo di 2,5 migranti ogni mille abitanti. Oggi il Comune di Cesenatico è già sopra a questa soglia, con 26mila abitanti il tetto massimo sarebbe di 65 migranti, mentre oggi siamo a 80 con Comuni vicini nei quali in alcuni casi le percentuali sono più basse e in alcuni casi sono anche pari allo zero”.

L’appello del sindaco. “Per questo motivo, nella direzione di raggiungere un’equa distribuzione sul territorio provinciale, le chiedo di svolgere un ruolo di stimolo per i Comuni che oggi non raggiungono questi standard e inoltre le chiedo di escludere il Comune di Cesenatico da ogni ulteriore forma di accoglienza; sia attraverso affidamenti diretti ai privati e sia tramite l’apertura di ulteriori centri di ospitalità temporanea – continua Gozzoli – Già oggi accogliamo più del 60% dei migranti presenti nell’Unione Rubicone-Mare, ritengo pertanto che ogni altro arrivo vada indirizzato verso i territori che oggi o non hanno ancora ospitato richiedenti asilo oppure che abbiano una percentuale inferiore rispetto a quella stabilita nell’accordo ANCI-Viminale. Chiedo per questo che eventuali bandi indetti dalla Prefettura per l’accoglienza dei migranti escludano il Comune di Cesenatico visto l’alto numero già presente”.

Accoglienza diffusa e lavoro volontario. “Per quanto riguarda la mia amministrazione siamo a disposizione a collaborare al fine di realizzare progetti di inclusione sociale e di lavoro volontario gratuito che sappiano coinvolgere i migranti. Infine siamo a disposizione anche per collaborare per individuare possibili soluzioni per un’ospitalità diffusa anche in collaborazione con le associazioni e le forze sociali del territorio al fine di garantire una maggior coesione sociale e un’ospitalità che non crei tensioni tra cittadini e operatori economici”.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

One Comment

  • Andrea ha detto:

    Per fare una cosa giusta, il sindaco dovrebbe mandare via anche quelli già presenti. A Ponente è una vergogna vedere dei fannulloni durante il giorno a spassarsela in hotel, poi a spacciare e a chiedere elemosina in spiaggia dicendo che hanno fame…………poverini.
    Il turismo di Ponente è penalizzato, le recensioni dei turisti dicono di avere la camera “vista profughi”; sai che bella pubblicità. Li hanno tolti da levante per rifilarceli a noi, ma noi non li vogliamo.

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