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di masiLunedì 22 agosto gli agenti del Posto di Polizia di Cesenatico a seguito di intervento rintracciava all’interno di una abitazione sita a Valverde di Cesenatico due cittadini marocchini; gli stessi venivano invitati a fornire i propri documenti e mentre uno asseriva di non esserne in possesso il secondo entrava all’interno del monolocale e , con fare circospetto, da sotto il cuscino del letto, prelevava una Carta d’Identità Italiana che mostrava agli agenti ai quali però non era sfuggito l’atteggiamento dello straniero avendo così modo di notare che sotto la carta di identità c’erano altri documenti; in particolare due passaporti e un permesso di soggiorno.

Gli accertamenti effettuati presso il Posto di Polizia di Cesenatico permettevano di appurare che la carta d’Identità pur riportante l’effige fotografica dello straniero faceva parte di una grossa partita di Carte di Identità rubate a gennaio in provincia di Salerno e il permesso di soggiorno risultava falso.
Inoltre uno dei due passaporti marocchino pur vero riportava timbri falsi e l’altro passaporto, rilasciato da un paese estero, era contraffatto.

Infatti, i documenti rinvenuti in possesso di H. Y. pur presentando elementi di falsità e contraffazione, risultavano essere di buona fattura e pertanto facilmente ed erroneamente ritenuti validi da un operatore di Polizia durante un normale controllo. Si ritiene infatti che i documenti, possano essere stati alterati da persone esperte ed in possesso di idonee strumentazioni atti a tali scopi fraudolenti.

poliziaInoltre da un attento controllo in Banca dati lo straniero di anni 21 nato in Marocco, in data 11.04.2016 era stato respinto dalla frontiera aerea di Bologna, con provvedimento di Espulsione con rimpatrio immediato con allontanamento emesso dal Prefetto della Provincia di Forlì-Cesena.
Stante quanto emerso dalla prima attività d’indagine il giovane è stato tratto in arresto per reingresso clandestino sul territorio nazionale e possesso di documenti di identificazione falsi; quest’ultimo reato introdotto dal decreto Pisanu del 2005 proprio per rafforzare gli strumenti di prevenzione e contrasto nei confronti del terrorismo.

Per quanto riguarda l’altro cittadino straniero rintracciato in Valverde insieme al fermato, è emerso che si tratta di un clandestino che non ha rispettato l’ordine di abbandonare il territorio nazionale entro 7 giorni emessi rispettivamente dal Prefetto e dal Questore della Provincia di Taranto.
A.H.K. stato pertanto denunciato in stato di libertà poiché inottemperante al provvedimento emesso dal Questore della Provincia di Forlì. A suo carico sono al vaglio provvedimenti di allontanamento dal territorio nazionale.

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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