Mercoledì 30 novembre nel Comune di Cesenatico si è svolto un incontro per fare il punto della situazione sullo stato di attuazione del protocollo della movimentazione delle porte vinciane, alla luce delle recenti richieste di chiarimento avanzate da alcuni operatori della marineria di Cesenatico.
All’incontro erano presenti il Comandante del porto Stefano Luciani, il sindaco Matteo Gozzoli, i rappresentanti della Protezione Civile Luigi Tonini e Paolo Ingretolli e i rappresentanti della Cooperativa Casa del Pescatore Arnaldo Rossi, Mario Drudi e Massimiliano Subieschi e Fabio Lacchini in qualità di presidente della Cooperativa Armatori della Pesca.
Nel corso dell’incontro sono stati analizzati i dati relativi all’attività di monitoraggio legata alle porte vinciane degli ultimi tre mesi, dal 5 settembre (data di ripresa delle attività dopo il fermo pesca) ad oggi. Si è preso atto che a fronte delle 13 allerte meteo diramate dalla Protezione Civile della Regione Emilia Romagna si è proceduto alla chiusura delle porte in sole 4 occasioni. La prima in data 4 ottobre, la seconda l’11 novembre (questa chiusura non ha interferito con le attività di pesca data la coincidenza con il fine settimana), la terza occasione in data 14 novembre, la quarta chiusura è stata attivata domenica 28 novembre. «Effettivamente solamente in quest’ultima occasione si è verificato un eccesso di prudenza dettato comunque dalle previsioni incerte – spiegano il Comandante Luciani e il sindaco Gozzoli – Quindi, sebbene la chiusura in questo caso è stata provvidenziale data l’intensità della mareggiata, probabilmente posticipare di alcune ore la chiusura avrebbe consentito alle barche più grandi di andare in mare. Trattandosi di previsioni – continuano – può accadere che si dia la priorità alla lettura più prudenziale. Comprendiamo le richieste di alcuni pescatori, ma c’è sempre stata e ci sarà sempre la massima disponibilità a voler accogliere proposte e osservazioni in merito».
Nel corso dell’incontro è stata ribadita l’importanza di realizzare interventi in ambito strutturale che consentano alle porte di svolgere la loro originaria funzione di strumento di prevenzione e protezione dalle emergenze, quali l’innalzamento delle banchine o i dragaggi sistematici dei fondali, tutte proposte ampiamente condivise dai rappresentanti della marineria.