A Christmas Carol in salsa cittadina. Non è un racconto di Dickens, ma vista l’insistenza che tiene banco sui social era necessario chiedere delucidazioni a “Palazzo”. L’assessore Gaia Morara in questa intervista fa il punto sulle iniziative del Natale appena avviato e snocciola numeri che possono permettere al lettore di fare un confronto con lo “spirito del Natale passato”. Il ruolo dello zio Scrooge è ancora da attribuire.
Una cosa che il Natale di questo anno ha in più dello scorso e una cosa che ha in meno?
«In più: un’atmosfera elegante, calda e suggestiva lungo il Porto Canale, grazie alle catenarie, ai giochi di luce, alle proiezioni e agli eventi partecipatissimi, il tutto apprezzato moltissimo da commercianti e turisti che purtroppo o per fortuna però evitano di scriverlo sui social.
In meno: la pista del ghiaccio che per problemi di budget e senza il supporto economico di sponsor privati, non è stato possibile ospitare».
Il Natale 2015 è stato a costo zero per la collettività?
«Sottolineiamo che nel 2015 l’amministrazione e non il privato che organizzò l’evento, come sostenuto da alcuni ha pagato oltre €20.000 solo per l’energia dedicata alla pista del ghiaccio, al riscaldamento del palazzo del turismo, della scuola Saffi per gli eventi del Natale.
In pratica quasi l’importo messo a bando per quest’anno per la totalità di tutte le attività dedicate al Natale: albero, illuminazione, eventi, Capodanno ecc. ecc. ecc. Lo scorso anno l’investimento del Comune ha sfiorato i €90.000».
TUTTI I COSTI SONO A QUESTO LINK
NB queste cifre erano state chieste dalla redazione a chi si occupava di bilancio durante le Giunta Buda. La risposta fu negativa.
Perché è stato deciso di fare un bando per le attività di Natale piuttosto che affidarsi alla proposta di un privato?
«La procedura di affidamento degli incarichi tramite bando, oltre ad essere una direzione indicata sia a livello regionale che europeo, permette di avere trasparenza e correttezza. Chiunque, in possesso dei requisiti richiesti, avrebbe potuto partecipare, compresi i privati che negli anni passati si erano occupati, tramite affidamento diretto, dell’organizzazione degli eventi di Natale.
C’è qualcuno che controlla sul rispetto degli accordi con chi ha vinto il bando? Se sì, è stato riscontrato qualche inadempimento?
«Gli uffici preposti e tutta l’amministrazione. Al momento non sono stati riscontrati inadempimenti, solo un piccolo ritardo dovuto a problematiche tecniche. Eventuali modifiche rispetto alle richieste del bando, come ad esempio la scelta di non stendere la moquette dorata lungo le aste del Porto Canale, sono state applicate per migliorare i risultati, l’acqua piovana e l’umidità avrebbero reso la moquette impresentabile dopo pochi giorni».
Quindi l’allestimento di via Armellini, Moretti, Giordano Bruno, Corso Garibaldi, piazza Ciceruacchio è circoscritto al “quadrato” color oro che è stato apposto sul terreno?
«In linea di massima sì».
La proposta natalizia dell’impresa che si è aggiudicata il bando sta soddisfacendo le aspettative dell’amministrazione?
«Certamente. Resta chiaro che si tratta di un anno zero, rispetto al quale l’amministrazione ha scelto di rendere il Porto Canale una location adatta ad ospitare eventi legati alla propria tradizione marinara. Non ci nascondiamo dietro quelli che possono essere stati errori relativi alle richieste fatte nel bando, ma facciamo tesoro di questa prima esperienza per migliorare.
La volontà è quella di aumentare l’offerta di anno in anno, creando isole dedicate alle famiglie, alle tradizioni, ai giovani. Le risorse a disposizione per quest’anno sono state molto meno della metà, rispetto a quelle spese nel 2015, quindi i risultati possono essere giudicati comunque molto soddisfacenti».
Nel bando di quest’anno sono previste anche le spese fisse (come energia e affini) o sono sostenute dall’amministrazione?
«L’energia elettrica è sostenuta dal comune, con consumi che saranno sicuramente irrisori rispetto allo scorso anno, visto che parliamo quest’anno di catenarie a led, quindi ad alto risparmio energetico» (una luce led consuma in genere un decimo di quelle a incandescenza, ndr).
Cosa rispondete a chi critica l’investimento troppo basso?
«Che quando i soldi non ci sono, si ottimizza con quello che si ha. L’eredità che ci siamo ritrovati con oltre 4 milioni da ripianare oltre al disavanzo di 1,5 milioni appena insediati e l’indicazione dei revisori dei conti di non autorizzare alcuna spesa se non necessaria alla sopravvivenza del Comune, non ci ha sicuramente permesso di fare altro. Peccato che ancora per qualcuno questa non sia altro che una scusa. La giunta da ottobre è andata ogni lunedì sera in un quartiere diverso della città per incontrare chiunque avesse domande, quesiti, dubbi, un’azione mai vista nel passato, ma ancora qualcuno afferma che la comunicazione sui problemi di Cesenatico è scarsa…»