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Restauro del bunker a singhiozzo. E l’Umarell si scatena

By 13 Marzo 2017 No Comments

Restauro del bunker ja, corrente nein. Così i volontari del Comitato ricerche belliche si sono dovuti appoggiare alla vicina Capitaneria di porto per poter iniziare a togliere l’acqua che aveva invaso il reperto tedesco della seconda guerra mondiale. lavori partiti a singhiozzo in quel di Piazzetta degli Archi.

I volontari, secondo quanto riferito, erano stati rassicurati sulla presenza dell’energia elettrica per utilizzare la propria pompa sommersa. «La Capitaneria di Porto – hanno commentato – ci ha aiutato, facendoci usare una loro presa di corrente, e siamo riusciti a prosciugare provvisoriamente la precamera del manufatto, riuscendo così ad arrivare alla torretta e pulirla dalla sporcizia gettata dalla gente. Ringrazio tutti i miei nuovi assistenti che mi hanno aiutato tantissimo».

Il restauro consiste, principalmente nell’evitare che l’ acqua si impadronisca della precamera, poi sarà installata una rete circolare per evitare che la gente usi il bunker come bidone della spazzatura.

«Tra gli interventi – commenta Walter Cortesi, il promotore – è previsto il ripristino della luce crepuscolare, istallazione interna di foto che spigano come venivano costruiti e la loro funzione bellica. Si aggiunge anche la verniciatura esterna mimetica pari ad un costo totale a nostre spese di 150 euro».

Nonostante i suoi intoppi il bunker è stato terreno fertile per numerosi Umarell che hanno scambiato la piazzetta degli archi per un cantiere sicuramente spinti da curiosità propositiva e fantasiosa. La proposta che un portavoce ha avanzato è stata quella di stoccare nel bunker le urne funerarie di chi sceglie la cremazione per le proprie spoglie.

foto Andrea Scarpellini

E c’è già chi ha coniato il nuovo slogan: bunker is the new cantiere!

 

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

Mi piace farmi gli affaracci vostri!

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