Il condizionale è d’obbligo come toccare ferro fino alla conferma su carta o meglio su gazzetta ufficiale. Sta di fatto che il presidente della Repubblica Mattarella ha firmato la così detta “manovrina”. Ha destato non poche preoccupazioni e tolto il sonno a qualche amministratore visto che prevedeva l’applicazione di una norma retroattiva che cancellava di fatto l’obbligo dell’Eni di saldare l’imu sulle piattaforme.
Ebbene pare che il testo firmato da presidente non preveda più questa possibilità recependo invece il testo della Cassazione che imponeva appunto a Eni di saldare l’imposta. A palazzo ancora non commentano, ma sembra che le voci siano confermate. Se ne trova traccia, seppur ipotetica sulle più importanti agenzie economiche internazionali.
A livello locale si segnalano interventi di Forza Italia e dell’ex assessore al bilancio Lina Amormino ora con la lista civica Buda Sindaco. Da entrambe le posizioni si avverte aria di tensione nel caso le prime indiscrezioni non fossero confermate.
Così Forza Italia: «Visto che Forza Italia Cesenatico è fortemente preoccupata di questa situazione creata dal Pd, che come ricaduta inciderà sulla carne dei cittadini, abbiamo chiesto l’intervento del nostro Coordinatore Regionale On. Elio Massimo Palmizio che, si è dichiarato disponibile ad approfondire la questione presentando un’interrogazione parlamentare, tentando di fatto la modifica del procedimento attuale».
Così Amormino: «Con la firma del decreto si favoriscono le lobby a discapito di imprese e cittadini. Il decreto retroattivo appena firmato dal Presidente della Repubblica Mattarella mette in evidenza come gli interessi delle lobby siano più tutelati rispetto ai diritti e doveri dei cittadini. Con la decisione presa da questo governo, infatti, si consuma l’ennesimo sopruso ai danni di tutti gli italiani».