
Nel primo, nella zona artigianale sul confine tra Gatteo e Savignano sul Rubicone, le forze dell’ordine hanno trovato cinque persone di nazionalità cinese: una famiglia composta da padre, madre e due figli minorenni e un lavoratore senza contratto di lavoro. Nel capannone, parte del quale destinato abusivamente ad abitazione con venti posti letto, erano presenti venti postazioni lavoro. In questo caso l’Unità Antidegrado procederà con gli accertamenti amministrativi, mentre l’Ispettorato del Lavoro valuterà se sospendere l’attività vista la presenza del lavoratore in nero. Il laboratorio assemblava scarpe griffate di ditte locali.

Ma non è finita qua, infatti anche in questo caso due locali erano destinati abusivamente ad abitazione con 13 posti letto. Inoltre l’Ispettorato del Lavoro valuterà se sospendere l’attività vista la presenza di sei lavoratori, dei quali cinque senza contratto e una donna con un contratto per 4 ore giornaliere. Nel capannone erano presenti 15 postazioni lavorative. In questo caso il laboratorio assemblava borse (10 euro per ogni borsa finita) per una ditta milanese e una del territorio.

