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Tassa di Soggiorno: l’intervento di Cna

By 9 Febbraio 2018 No Comments
Marco Gasperini, presidente Cna Est Romagna

Marco Gasperini, presidente Cna Est Romagna

A seguito della presentazione del bilancio del Comune di Cesenatico, Cna si sta interrogando se il turismo si faccia solo con la promozione oppure anche con eventi e con investimenti. «Appare chiaro come una visione di valorizzazione del territorio che si riduca alla promozione, rischi di essere un po’ zoppa – interviene Marco Gasperini, presidente di CNA Est Romagna – Dobbiamo per forza immaginare di accogliere bene i turisti che si recano nella nostra città; chi viene a Cesenatico deve sia tornare, sia “parlare bene di noi”, com’è stato in passato e in modo un po’ più appannato recentemente».

E per Cna perché questo accada, devono essere rispettate due condizioni. La prima, è che si differenzi l’offerta, affiancando al turismo balneare anche il turismo enogastronomico, culturale, sportivo, storico, per cui il territorio e quelli limitrofi possono essere ricchi di risposte, anche attraverso la creazione di eventi. «Questo ci permetterebbe altresì di allungare la stagione e le permanenze, per invertire la tendenza al “turismo mordi e fuggi” che si sta affermando negli ultimi anni», spiega Gasperini.

In secondo luogo è necessario che la città sia bella e accogliente. «Come Cna – ricorda Marco Gasperini – lo abbiamo sostenuto nelle proposte per l’utilizzo dell’imposta di soggiorno. Ogni intervento che riguardi la valorizzazione della città, il suo abbellimento, l’accoglienza è a pieno titolo strumento turistico. Diciamolo chiaramente: per quanto la bravura dei nostri imprenditori nell’accogliere i turisti possa compensare eventuali altre mancanze, le strade piene di buche, i giardini e i parchi in disordine o la Vena Mazzarini lasciata a se stessa, non sono un buon biglietto da visita».

«Vorremmo – conclude Gasperini – fare anche un passo ulteriore. Abbiamo invitato l’amministrazione a dotarsi di tutti gli strumenti presenti nel codice degli appalti, affinché sia reso possibile alle imprese locali accedere agli appalti per gli interventi previsti. Le ragioni, come sosteniamo da tempo, sono soprattutto due: innanzitutto, mantenere risorse nell’economia locale, con un effetto di volano, e in secondo luogo le imprese locali sono anche garanzia di migliori risultati perché, sia per attaccamento al territorio, sia perché “ci mettono la faccia”, difficilmente sono disposte a fare lavori di scarsa qualità. Il caso della ristrutturazione dell’ex Lavatoio insegna. Certo, il tutto va integrato nel piano degli investimenti che il Comune deve prevedere complessivamente ma Cesenatico, per comunicare di essere bella, deve anche continuare a farsi bella».

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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