
“Si tratta – si legge – però di un fenomeno che va profondamente analizzato: il non aver avuto la capacità di intercettare la domanda che arrivava dal Paese da parte del Partito Democratico dovrà essere oggetto di una seria analisi, tanto a livello nazionale quanto a livello locale. Il PD locale infatti non può limitarsi a considerare questi risultati come semplice trasposizione di una dinamica elettorale nazionale: va capito cosa ha causato un travaso di voti così importante dal centrosinistra a forze così lontane dalla tradizione progressista e riformista come M5S e Lega. Cause che, se si vuole ricucire il rapporto con gli elettori del nostro territorio, vanno ricercate con una riflessione profonda”.
“Come nostra abitudine – aggiunge la nota – , non tentenneremo e per questo, già nei prossimi giorni, gli organismi territoriali – dalla Segreteria alla Direzione – inizieranno questa riflessione, e altrettanto avverrà nei singoli comuni. Questi risultati elettorali rappresentano uno spartiacque: da un lato il PD ha il dovere di interrogarsi e di individuare le cause di distacco dai propri elettori; dall’altro Lega e M5S dovranno misurarsi con la prova di governo, rispettando il mandato che gli elettori hanno loro consegnato”.
“Nessuno potrà sottrarsi a questi compiti. Per il Partito Democratico è scattato il momento di ripensare sé stesso ed il proprio ruolo nella società italiana ed in quella romagnola, con l’intenzione di rimanere il partito inclusivo ed in sintonia con i cittadini, in grado di interpretare i loro bisogni e su questi elaborare risposte innovative”.
