La costa romagnola sta facendo i conti con alcune fioriture di mucillagini che da circa due settimane vede filamenti da 500 metri dalla riva fino a 10 chilometri. Il tratto interessato è quello che va dalla costa di Cattolica a Lido di Volano.
Un aumento sensibile del problema negli ultimi giorni. Da parte sua la struttura oceanografica Daphne sta monitorando la situazione con la pubblicazione di bollettini, come spiega la dottoressa Carla Rita Ferrari, responsabile della struttura oceanografica.
Secondo il bollettino emesso da Arpae, «l’area settentrionale monitorata si caratterizza per acque a media salinità e valori di clorofilla a più elevati in costa rispetto a quelli al largo. Questa situazione è riconducibile agli sversamenti provenienti dai bacini costieri in particolare da quello padano, avvenuti nei giorni scorsi. Di conseguenza, anche i valori di trasparenza si attestano su valori bassi. Diversa è la condizione nell’area meridionale che si caratterizza per avere migliori valori di salinità e trasparenza e bassi valori di clorofilla. Dai controlli effettuati sull’ossigeno disciolto si evidenziano condizioni di normalità in superficie ed una estensione delle aree ipossiche nell’area centro settentrionale rispetto a quanto rilevato nel precedente monitoraggio. In miglioramento i valori di trasparenza soprattutto nella
zona sud. Stazionarie le temperature in superficie che si attestano su valori medi intorno a 27 °C. Dai controlli effettuati lungo la colonna d’acqua con telecamera subacquea, si rileva la presenza di macrofilamenti lungo la colonna d’acqua con locali affioramenti di materiale mucillaginoso nella zona centro-settentrionale».