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Posto di Polizia, il sindaco scrive al Ministro Salvini

By 25 Agosto 2018 No Comments

A seguito della chiusura del Posto estivo di Polizia a Cesenatico avvenuta dopo solo un mese di apertura il sindaco Matteo Gozzoli scrive al Ministro dell’Interno Matteo Salvini e ai Parlamentari del territorio di Forlì-Cesena per affrontare la tematica.

Ecco la lettera del primo cittadino di Cesenatico.

Gentili,
ho scelto di scrivere a tutte le Istituzioni e ai Parlamentari del territorio perché ritengo che la questione dell’apertura del Posto estivo di Polizia vada affrontata in maniera congiunta, senza divisioni e unicamente per il bene del territorio provinciale che si affaccia sul mare.
Da molti anni il Comune di Cesenatico ospita nei locali di via Leonardo da Vinci, il Posto di Polizia estivo nei mesi di luglio e agosto.
Si tratta di un efficace e necessario presidio per la sicurezza dei cittadini e dei tanti turisti che scelgono Cesenatico come meta delle loro vacanze e, inoltre, per gli altri Comuni della fascia costiera della Provincia di Forlì-Cesena.
È bene ricordare come la città di Cesenatico nei mesi estivi accolga circa 3,5 milioni di presenze turistiche, inoltre se si sommano le presenze degli altri Comuni costieri provinciali: Gatteo, San Mauro Pascoli e Savignano sul Rubicone la cifra si attesta sui circa 5 milioni di presenze.
In questi anni le Amministrazioni comunali con i loro corpi di Polizia Municipale, il Comando dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Capitaneria di Porto e il Posto estivo di Polizia si sono impegnati nel creare un sistema integrato che consente di avere un efficace controllo del territorio nei mesi estivi che, a causa degli ingenti flussi di turisti, presentano sicuramente le maggiori criticità legate alla sicurezza.
Altrettanto importanti sono i risultati raggiunti nella lotta all’abusivismo commerciale e ai furti.
L’adesione al progetto Spiagge Sicure promosso dal Ministero ha sicuramente permesso al Comune di Cesenatico di disporre di maggiori risorse da mettere in campo nella lotta all’abusivismo e nel controllo del territorio, ma non è pensabile che da sola la Polizia Municipale possa occuparsi di ogni aspetto della sicurezza urbana, soprattutto quando un paese di 25.000 abitanti si trova ad ospitarne 100.000 o 120.000.
Va considerato inoltre che l’importante servizio di antiabusivismo, se da un lato consente di ridurre considerevolmente i problemi in spiaggia, dall’altro lato impegna personale e risorse che non possono controllare la viabilità e i quartieri.
In questa ottica va intesa la richiesta di riconsiderare sia il tempo di apertura del Posto estivo di Polizia di Cesenatico, sia il numero di uomini ad esso assegnati.
Nel 2017 e nel 2018 l’apertura è avvenuta nel solo periodo compreso tra il 20 luglio e il 20 agosto, addirittura nel 2018 il Ministero ha fornito meno rinforzi del 2017.
Si tratta di una scelta e di una tempistica che lascia diversi punti interrogativi, in particolare se si considera che così facendo il distaccamento estivo apre in piena stagione e chiude in un periodo di altissima densità turistica, quando le strutture sono tutte a pieno regime.
Già negli anni passati, insieme al Prefetto e al Questore, ho richiesto al Ministero dell’Interno un prolungamento del tempo di apertura del Posto estivo di Polizia ma, fino ad oggi, al di là della condivisione delle necessità e dei bisogni, le risposte non sono arrivate.
Incrociando i dati storici delle presenze turistiche di Cesenatico e del territorio e le manifestazioni che si organizzano, ritengo che un’apertura dal 1° di luglio fino al 31 di agosto (con un adeguato numero di agenti) rappresenterebbe una scelta di buon senso che incrocerebbe le esigenze di cittadini residenti, turisti, operatori economici e amministratori pubblici che potrebbero così contare su un adeguato numero di rinforzi per fronteggiare i picchi di presenza della stagione estiva.
In attesa di un gentile riscontro, resto a disposizione per ulteriori chiarimenti e per un incontro sul tema.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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