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Per tanti anni è stata una delle voci soliste dell’orchestra Casadei, poi un banale intervento chirurgico le ha danneggiato un muscolo della laringe e la sua sfolgorante carriera artistica, come d’incanto, è svanita.
Ma Raffaella Faccini, bolognese, ex titolare del bar Onda Marina di Ponente, nonna-baby a 42 anni, non è tipo da perdersi d’animo. Con l’abituale grinta si è rimboccata le maniche e, rispolverando l’antica arte sartoriale appresa sin da bambina dalla mamma modellista di pellame, si è inventata una nuova avventura imprenditoriale, aprendo qualche settimana fa la boutique “Fragola” in viale Carducci, a due passi dal grattacielo di Cesenatico.

All’interno di quel negozio qualche gorgheggio, ogni tanto, si sente ancora, ma oggi la vita professionale di Raffaella è tutta “ago & filo”. Dalla mattina alla sera, infatti, con la sua inseparabile macchina da cucire e un pizzico di geniale creatività, confeziona accessori ed abiti esclusivi fatti a mano utilizzando pellami e tessuti particolari: “Quando creo – dice – non parto né da un disegno né da un modello, ma dalla materia prima. Se una stoffa mi piace comincio a lavorarla, trasformandola in qualcosa che, piaccia o no, sarà sempre unica ed irripetibile”.

Come unica era la sua voce quando, all’alba del nuovo millennio, venne notata giovanissima da un direttore d’orchestra della Casadei Sonora che, folgorato dalla sua abilità, la scritturò seduta stante per sostituire provvisoriamente le celeberrima Antonella Nuti: “Io che facevo solo piano bar – ricorda – mi ritrovai dal nulla a cantare per l’orchestra La Storia di Romagna del grande direttore artistico Vincenzo Nonni, a quel tempo una delle formazioni orchestrali più numerose e prestigiose specializzata nell’interpretazione dei brani originali di Casadei Sonora. Fino a quel momento, a parte l’esperienza all’Antoniano di Bologna, non avevo mai lavorato a livelli così alti. Accadde tutto all’improvviso e fu davvero entusiasmante”.

Per una decina d’anni, la sua vita lavorativa si è divisa tra il palcoscenico e le sale di registrazione. Poi una piccola ernia cervicale l’ha costretta a sottoporsi ad un banale intervento chirurgico, nel corso del quale un bisturi ha steccato di qualche millimetro. Quando si è risvegliata, Raffaella si è ritrovata con una lesione ad un muscolo laringo-faringeo. Uno sfregio leggerissimo, ma non per chi “lavora” con la voce. E così, proprio quando si apprestava a tornare sulle scene, ha dovuto reinventarsi nuovamente.

A quel punto, ricordando gli antichi insegnamenti della madre sarta, ha rispolverato la sua seconda passione: il lavoro artigianale con il pellame. Ha affittato sul lungomare di Cesenatico un negozio sotto il grattacielo e, qualche settimana fa, ha inaugurato “Fragola“. “Questo lavoro è, prima di tutto, una passione – conclude – un modo per ricominciare e per tornare sul palcoscenico della vita. La musica resterà per sempre nel mio cuore, ma la voglia di lavorare non mi manca e, anche senza un microfono davanti, spero di togliermi tante altre soddisfazioni”.

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