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Barocci (presidente degli albergatori Adac) voto 0. A volte l’incapacità degenera nel masochismo. Come l’ultima beffarda trovata dell’Adac che, nelle giornate di pioggia, s’inventa per i turisti imbronciati i bus navetta con destinazione Iper Rubicone. Da qualunque prospettiva la si analizzi, è difficile non interpretare questa scelta come una “dichiarazione di guerra alla città”, un’imperdonabile mancanza di rispetto nei confronti di negozianti, baristi e ristoratori di Cesenatico. Dirottare i turisti all’Iper Rubicone ha un significato chiaro: non spendete i vostri soldi nelle attività della città, ma fatelo fuori dai confini comunali, arricchendo i franchising, le multinazionali, i grandi store francesi.

Tante volte, durante le assemblee Adac, Barocci si è lagnato per la scarsa propensione delle imprese turistiche a “fare sistema” e a “mettere in rete” gli operatori locali della vacanza. Oggi, alla luce di questa ennesima gaffe (ricordate l’auto parcheggiata negli stalli per disabili?), che grado di credibilità potranno mai avere le sue future proposte?

Ma, al di là di questo imbarazzante episodio, va detto che Adac negli ultimi anni – sotto la presidenza di Giancarlo Barocci – ha dato un contributo piuttosto marginale alle politiche turistiche della città. Per far capire come girano le cose nell’associazione cliccate, sul sito ufficiale, alla voce “iniziative”. Volete sapere qual è l’ultimo evento pubblicato? Il Gran Premio Adac di trotto del 2015. E poi parlano di comunicazione social, di piattaforme digitali e di strategie promozionali…

Il circo della discordia voto 5. Senza entrare nei contenuti della diatriba, il pasticcio del circo – deflagrato nel cuore dell’estate – dimostra che qualcosa, nella comunicazione istituzionale, è andato in tilt. E la città, tra i picchetti degli animalisti e gli strenui difensori dell’arte circense, non ci ha fatto una bella figura.

“The Week” voto 5. Il più importante festival italiano della street-dance avrebbe dovuto svolgersi a metà luglio nelle piazze della città e, invece, il meteo inclemente ha imposto un repentino cambio di location. Dove? Al teatro Verdi di Cesena. Davvero in tutto il Comune di Cesenatico non si è trovato uno spazio indoor in grado di ospitare una manifestazione così prestigiosa? Se è così, facciamoci due domande…

Notte Rosa voto 7. Un oceano di gente, formidabile risalto mediatico e un imponente dispositivo organizzativo che, al netto delle enormi difficoltà logistiche, ha funzionato in tutti i suoi ingranaggi. La Notte Rosa si conferma un appuntamento di grido e, anche sul piano dell’ordine pubblico, dopo lo sballo diffuso delle precedenti edizioni, quest’anno è andata decisamente meglio.

Roberto Leoni voto 8. Mentre la riviera romagnola arrossiva sui tigì per i divieti di balneazione, il mastro gelataio cesenate s’inventava il gusto al mare Adriatico, spazzando via – con una geniale operazione mediatica – lo spettro degli escherichia coli. Scelta temeraria, da premiare per gli esiti ma, soprattutto, per il coraggio.

 

 

 

 

 

Festival Lalla Palooza voto 9. Il voto premia il format, ma soprattutto la location. Il nuovo evento, immerso nella storica vena Mazzarini, ha riacceso una luce antica in città, rivitalizzando uno spazio che, negli anni, era stato dimenticato. Una scelta politica vincente che dimostra che – oltre al porto e a piazza Costa – Cesenatico può regalare scorci altrettanto suggestivi. Basta saperli immaginare.

Druidia voto 9. Sembrava un azzardo e, invece, il festival celtico del parco di Ponente – allestito contro il “grigiore fastoso del consumismo” – è ormai diventato un evento di eccezionale richiamo. Complimenti allo staff che, con un’abile intuizione ed una capacità organizzativa evidentemente non comune, ha saputo regalare alla frazione più emarginata di Cesenatico una manifestazione di grandi prospettive.

Bagnini voto 10. Con i loro provvidenziali interventi hanno salvato la vita a decine di bagnanti in difficoltà, dimostrando – con i fatti – che i nostri turisti sono in ottime mani. Preparati, vigili ed efficienti, va agli uomini del servizio di salvataggio di Cesenatico l’oscar dell’estate 2019.

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