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Eventi e Cultura

Sulle rive di Cesenatico, DEA e Immateriale

By 11 Dicembre 2019 Gennaio 8th, 2021 No Comments

Il patrimonio culturale non è costituito soltanto da reperti archeologici, opere d’arte o monumenti, ma anche da quello che più rappresenta la quotidianità di una comunità negli aspetti “minori”, ossia da oggetti e tradizioni popolari che vanno sotto il nome di patrimonio demoetnoantropologico e immateriale.

Attraverso il “Piano di valorizzazione 2019” del Ministero per i Beni e le Attività Cultura e per il Turismo, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, il Museo della Marineria di Cesenatico propone un momento d’incontro sulle tematiche relative alla conoscenza e alla tutela di questo patrimonio così vicino alla gente, ma così altrettanto fragile.

Alle 15 di venerdì 13 dicembre verranno presentate dall’architetto Marco Musmeci (responsabile DEA per la Soprintendenza di Ravenna) le attività che dal 2017 sono state compiute in questo ambito, portando all’attenzione del pubblico un apparato di attività che hanno visto anche i lavori della comunità cesenaticense essere oggetto di studio e di valorizzazione. All’incontro sarà presente il sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli; interverrà Davide Gnola nella doppia veste di direttore del Museo della Marineria di Cesenatico e di Ispettore onorario del MiBACT per i beni materiali e immateriali, oggetti, usi, costumi, e tradizioni delle genti romagnole di mare.

L’occasione sarà anche per illustrare il nuovo regolamento di organizzazione ministeriale presentato dal Ministro Dario Franceschini lo scorso 3 dicembre, e che potenzia il settore dedicato al Patrimonio DemoEtnoAntropologico e Immateriale.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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