Definite le nuove misure nazionali di contenimento dell’emergenza Coronavirus. Nell’articolo 1 del nuovo decreto del governo compare il divieto di ingresso e di uscita dalla Lombardia e da altre 14 province, e l’estensione delle zone controllate a Piemonte ed Emilia Romagna. Nel dettaglio, le province diventate “zona rossa” sono le seguenti: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Vercelli, Novara, Verbano Cusio Ossola e Alessandria. Tutte le nuove disposizioni sono valide da oggi marzo fino al 3 aprile.
E se nell’articolo 1 vengono elencati tutti le sospensioni e i divieti per questi territori, nell’articolo 2 si trovano tutte le disposizioni per il resto d’Italia.
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Il decreto potrebbe essere suscettibile di modifiche, anche per le perplessità sollevate in nottata dai governatori di Lombardia ed Emilia Romagna, Fontana e Bonaccini. “Ben comprendendo che queste nuove limitazioni sono dettate da indicazioni imprescindibili del Comitato tecnico-scientifico e condividendo l’obiettivo di contenere con ogni mezzo la diffusione del virus, riteniamo necessario poter meglio valutare la coerenza dei provvedimenti, che impattano peraltro in modo disomogeneo sul nostro territorio regionale – scrive Stefano Bonaccini sui social – Per queste ragioni ho chiesto al presidente Conte e al ministro Speranza, in una logica di leale collaborazione, di poter lavorare ancora alcune ore per addivenire alle soluzioni più coerenti e condivise”.
Linee guida per le “zone rosse”.
- Stop a spostamenti anche “all’interno dei medesimi territori, salvo per comprovate esigenze lavorative o situazioni di emergenza, ovvero spostamenti per motivi di salute”
- chiuse palestre, piscine, spa e centri benessere. Le competizioni sportive all’aperto sono ammesse solo a porte chiuse. I centri commerciali dovranno essere chiusi ma solo nel week end. Chiusi invece i musei, centri culturali e le stazioni sciistiche. Anche le scuole continueranno a essere chiuse fino al 3 aprile. Sospesi anche i concorsi
- niente matrimoni nè funerali
- chiusi cinema e teatri. Sospese anche tutte le manifestazioni organizzate, nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, come grandi eventi, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati
- bar e ristoranti aperti dalle 6 alle 18, ma con l’obbligo, a carico del gestore, di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione
- Medici in prima linea: sono sospesi i congedi ordinari del personale sanitario e tecnico, nonché del personale le cui attività siano necessarie a gestire le attività richieste dalle unità di crisi costituite a livello regionale. Inoltre l’accesso di parenti e visitatori alle strutture ospedaliere è limitato solo ad alcuni casi. Mentre è vietato gli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione e dei pronto soccorso
Sanzioni.
Chi non rispetti i limiti agli spostamenti e le nuove misure per fronteggiare il Coronavirus disposte in Lombardia e nelle altre 14 province può essere punito con l’arresto fino a 3 mesi e fino 206 euro di ammenda.
Raccomandate le ferie.
Nella zona rossa, si raccomanda ai datori di lavoro pubblici e privati di anticipare, dall’8 marzo al 3 aprile, “la fruizione per i lavoratori dipendenti dei periodi di congedo ordinario o di ferie”
Le restrizioni nel resto d’Italia.
Il governo, nell’articolo 2, dispone e conferma su tutto il territorio nazionale la sospensione di una serie di attività che vanno dai congressi medici, alle gite di istruzione scolastica agli assembramenti per partite di calcio, alle discoteche. E ancora sospensione delle attività per pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse, sale bingo, cinema, teatri e musei.
Mentre raccomanda di nuovo alcune misure di sicurezza per bar e ristoranti per il mantenimento della misura di distanza di un metro fra le persone.
Tra i provvedimenti c’è la sospensione di matrimoni e funerali e di eventi e spettacoli di qualsiasi natura che “comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”.
Sospesi fino al 15 marzo 2020 i servizi educativi in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Sospesi anche i viaggi di istruzione e uscite didattiche.
Quanto ai viaggi, “si raccomanda di limitare la mobilità al di fuori dei propri luoghi di dimora abituale ai casi strettamente necessari”. Ovviamente permane il “divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus”.
San Marino isolato.
San Marino sarà isolato dal decreto del Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana che ha individuato le zone rosse per combattere il Coronavirus e ha inseritola Provincia di Rimini e quella di Pesaro Urbino, chiudendo in casa, di fatto, i sammarinesi. San Marino è infatti un’enclave all’interno dei confini della Repubblica Italiana. Grazie a trattati tra Italia e San Marino, al confine non ci sono controlli doganali, in quanto San Marino è stato compreso nello spazio doganale italiano.