Di Anna Maria Durante

E’ uno dei settori che sta pagando il prezzo più alto a questa pandemia. Perché ancora nessuno è in grado di indicare una data, neppure orientativa, per la loro riapertura.

Una cosa è certa: il mondo delle palestre e dei centri fitness sarà completamente rivoluzionato perché – tra distanze sociali, sanificazione degli ambienti e ingressi contingentati – le regole saranno molto diverse.
Il danno, intanto, è incalcolabile perché il Covid-19 ha colpito proprio nel momento peggiore: la primavera, ovvero la stagione economicamente più prolifica, quella in cui si sottoscrivono solitamente più abbonamenti. Ma qual è la situazione a Cesenatico? Ce lo raccontano cinque realtà del settore.

Crossfit Cesenatico (viale De Amicis)

Alla consolle ci sono Jacopo Zanelli e Giada Morigi: “Crossfit – spiegano – vuol dire passione, non avere paura, vuol dire rifiutarsi di dire ‘non ce la faccio’. Quando, per colpa del Decreto, abbiamo interrotto l’attività abbiamo iniziato subito con le sedute in home workout. Ogni giorno, per 6 giorni alla settimana, prepariamo gli allenamenti da fare a casa utilizzando il divano, una sedia, una cassa d’acqua. Tanto corpo libero con esercizi variabili, facciamo anche sessioni di stretching e addominali. Cerchiamo di proporre un allenamento il più possibile diversificato per far divertire i nostri ragazzi. Il tutto avviene attraverso la nostra pagina Facebook e Istagram. I nostri ragazzi ci seguono con grande passione e chi aveva gli abbonamenti con noi, attraverso gli home workout, ha potuto proseguire l’attività. Insomma, siamo riusciti a mantenerci uniti nonostante le distanze”.

“Come affronteremo la ripresa? Fortunatamente abbiamo allestito due anni fa un’area esterna che da quest’anno andremo ad implementare con nuove attrezzature per poterci allenare all’aperto, quindi in condizioni di maggiore sicurezza. Quest’area ci permetterà di ripartire più velocemente, non appena ce lo consentiranno. Per gli spogliatoi, invece, avendoli piccoli, probabilmente dovremo lasciarli chiusi”.

“La cosa più brutta per noi – concludono Jacopo e Giada – è il non sapere quando riapriremo, questa incertezza che non ti permette neppure di immaginare il futuro. Noi comunque siamo pronti, abbiamo tanta voglia di tornare alla normalità e, con noi, anche tutti i nostri abbonati che ci seguono da tanto tempo”.

Bloom Cesenatico (Strada Statale 16)

Glauco Castellani, Genny Graffiedi, Giacomo Cimatti e Fabrizio Perazzini sono i soci di questa palestra che è stata rilevata a novembre 2019 dalla precedente gestione, la ‘Champions’.

“In questo momento abbiamo circa 1350 abbonamenti attivi. La nostra, del resto, è una palestra molto grande: oltre 1100 mq con 3 sale corsi, una sala attrezzi molto ampia e un centro thermarium – ci racconta Glauco Castellani -. Il blocco improvviso, ovviamente, ha creato disagi enormi. Non a caso, in questo momento, il pagamento con i fornitori e gli affitti sono bloccati”.

“E’ un momento difficile per tutti nel mondo delle palestre perché, a livello economico, siamo un sistema di aziende poco tutelato dallo Stato. Nell’ultimo decreto – prosegue Glauco – per quanto riguarda i collaboratori sportivi, ad esempio, era prevista un’indennità solo per chi aveva guadagnato meno di 10.000 euro nell’anno 2019. Purtroppo questo provvedimento ha precluso l’accesso a questi fondi a molti dei nostri 20 collaboratori che, adesso, con il blocco dell’attività, si ritrovano da un giorno all’altro a reddito zero”.

“Inoltre noi siamo in difficoltà anche perché, essendo una società nuova, non possiamo neppure accedere ai finanziamenti a tassi agevolati dello Stato, visto che la cifra va richiesta calcolandola in base al 25% di fatturato del 2019. Noi avendo iniziato nel novembre 2019 e dunque potendo contabilizzare solo due mesi abbiamo un fatturato troppo basso. Stiamo aspettando qualcosa di più per il settore dello sport. Servono grossi investimenti altrimenti il 60% delle palestre rischiano di non riaprire più”.

“L’appello che facciamo è quello di aprire il prima possibile. Garantiremo tutti i dispositivi di sicurezza necessari, ma bisogna fare presto. Anche perché, ad oggi, non abbiamo nulla in mano, una linea guida che ci aiuti a capire come potremo re-inventarci. Di norma, facevamo corsi con 30/35 persone e sappiamo già che non si potrà più fare. Speriamo di poter contenere nelle nostre sale almeno 8/10 persone, quindi dovremo attuare un sistema di prenotazione anche per i corsi. Sarà tutto da rimodulare e tutti dovremo cambiare mentalità per adeguarci a questo nuovo scenario.

“Il contatto con i nostri abbonati – prosegue Glauco – avviene sui nostri canali social, Facebook ed Istagram. Abbiamo attivato per i nostri clienti ogni giorno una diretta live con i nostri istruttori e, durante la giornata, carichiamo anche delle schede di allenamento. I nostri collaboratori, che sottolineo, in questo momento non sono pagati, vogliono bene ai nostri clienti, tengono viva la giornata a molte persone in maniera completamente gratuita. I nostri abbonamenti, per il momento, sono congelati, quindi i mesi che stiamo perdendo verranno re-introdotti nell’abbonamento non appena si potrà riaprire. Dunque, nessuno perderà nulla. Vogliamo comunque essere ottimisti, la forza di volontà e l’ottimismo sono ben saldi nel nostro Dna romagnolo. Noi non molliamo e speriamo in una riapertura almeno da giugno”.

BodyBox (Viale Milano)

Quello delle sedute personal individuali è uno dei concept più innovativi del mondo della palestra. A gestire il centro di viale Milano è Aurelio Tromba che, con il suo BodyBox, ha esportato anche a Cesenatico un format già molto diffuso negli Stati Uniti: “Dopo un periodo di rodaggio – spiega – il centro era partito molto bene e, soprattutto negli ultimi mesi, lavoravo quasi sempre con il sold-out”.

Poi la pandemia ha cambiato tutto e, dunque, Aurelio ha scelto di fare un nuovo investimento: “Le mie sono sedute individuali, dunque quando ci daranno l’opportunità di riaprire, sarò sicuramente agevolato nell’adeguamento logistico. Però, in queste settimane, non sono stato con le mani in mano e così, con l’aiuto di mia sorella Laura, webmaster, e della biologa nutrizionista Serena Tonini, abbiamo creato un portale web (www.bodybox.it) in grado, attraverso le nostre piattaforme social, di accorciare le distanze fra istruttori ed allievi. Non si tratta delle solite lezioni multimediali a distanza, ma di un servizio più professionale e strutturato, un nuovo format che utilizzeremo anche quando questa pandemia sarà solo un brutto ricordo”.

“Con questo nuovo programma BodyBox, che si avvale di una piattaforma di professionisti certificati, non solo sarà possibile allenarsi da casa – prosegue Aurelio – ma anche alzare sensibilmente l’asticella delle nostre performance. Uno smart-working di altissima qualità che, grazie a schemi personalizzati e a check-up periodici via skype, garantirà risultati ancora migliori delle sessioni in studio. Gli allenamenti, che si terranno attraverso video-lezioni, saranno infatti modulati in base alle diverse esigenze degli allievi con una proposta di pacchetti pensati per tutte le tasche. Il messaggio che vogliamo diffondere – conclude Aurelio – è che tenersi in forma anche stando a casa non solo è possibile, ma è in assoluto il consiglio più intelligente che si possa dare in questo momento alla gente. Del resto, nei mesi della pandemia, il mondo del lavoro si sta gradualmente spostando verso la rete e allora, mai come oggi, è utile mettere in atto tutte quelle strategie in grado di permetterci di continuare a vivere nella maniera più regolare possibile”.

Energy fit Cesenatico (Via Falcone)

Gianni Bruno, personal trainer, è il proprietario di questa palestra da 4 anni.

“Una palestra bellissima molto ben attrezzata, ma di dimensioni non tanto grandi. Per questo siamo un po’ preoccupati per quelle che saranno le nuove disposizioni. Scaglionare gli ingressi, infatti, vorrebbe dire per noi ospitare al massimo quattro o cinque persone alla volta. E per me sarebbe improponibile perché l’attività, con questi numeri, non avrebbe più una sua sostenibilità economica”.

“Se necessario – prosegue Gianni – potremo utilizzare il nostro piazzale esterno, ma probabilmente sarebbe possibile organizzarlo solo per le attività a corpo libero. Per quanto riguarda i dispositivi sanitari non ci sono problemi, anche se saranno costi aggiuntivi a tutti quelli che già stiamo sostenendo. Inoltre, saremo particolarmente rigorosi, come già lo siamo, per la sanificazione e la pulizia dei locali”.

“Noi siamo preoccupati così come lo sono i nostri clienti che ci scrivono e ci telefonano per sapere quando e come apriremo, a scaglioni o per appuntamento. Ad oggi, non so davvero cosa rispondere e mi dispiace”.

Anche Gianni, nonostante il lockdown, mantiene con i suoi ragazzi un filo diretto: “Sto continuando l’attività della palestra inviando su whatsapp schede personalizzate e, per venire incontro alle nuove disposizioni che si presenteranno, sto valutando di allungare gli orari di apertura anche la domenica, almeno per qualche tempo, per dare più opportunità di accesso a tutti”.

“Il mese di marzo – conclude – ero partito molto bene ma ho la fortuna di lavorare molto anche d’estate. Ho molti turisti che sono clienti affezionati, quindi per me è un danno sempre, sia essere chiusi a marzo, ad aprile come a giugno o luglio. Speriamo che le cose si sistemino presto, dobbiamo ripartire tutti velocemente, altrimenti qualche realtà, forse, non riuscirà più a riaprire”.

Urban fitness (Viale Cavour)

Alessandro Lucchi ed Eugenio Bosi sono i soci che hanno aperto questo centro quasi due anni fa. La loro peculiarità consiste in una modalità di lavoro impostata sulla formula del “one to one”. Infatti, il franchising a cui si sono affiliati propone allenamenti funzionali con elettro stimolazione della durata di 20 minuti: “Gli input del nostro franchisor che applichiamo con la nostra clientela ci permetteranno di affrontare la riapertura, o cosiddetta ‘fase 2’, in maniera facilitata poiché ‘l’allenamento personalizzato’ che proponiamo, insieme all’uso di spogliatoio e doccia, è ideato per una sola persona alla volta. Quindi risolveremo a monte il problema del distanziamento sociale”.

“Stavamo facendo un passo importante quando è scoppiata l’emergenza Coronavirus – ci racconta Eugenio -. Avevamo infatti appena deciso di spostarci ed ampliare il nostro centro in una realtà più grande, strutturata meglio e con degli obiettivi più ampi. Venerdì 6 marzo avevamo ultimato l’iter della parte burocratica ed eravamo pronti a partire con il lavoro strutturale, ovvero con la parte più concreta del nostro progetto. Le nostre intenzioni rimangono quelle di proseguire ugualmente, ma restiamo in attesa di capire come le cose cambieranno, cosa potremo fare, che disposizioni ci verranno imposte, ma siamo carichi e ottimisti. Intanto, portiamo avanti il nostro lavoro in maniera concreta rimanendo vicino ai nostri clienti attraverso dirette live sulla nostra pagina Facebook e Istagram. E’ un servizio pensato per i nostri affiliati, ma chiunque può usufruirne. Alla riapertura manterremo come nostro punto di forza l’allenamento di 20 minuti che, se fatto bene, può essere equiparato tranquillamente a quello di un’ora in palestre standard”.

“Lo stress, in ogni caso, sarà grande dopo questo periodo di limitazioni – conclude Alessandro – ma è grande anche ora, per cui, dare la possibilità di fare attività fisica in mezz’ora, ci ha stimolato. Per questo, all’elettro stimolazione, abbineremo anche allenamenti di funzionale con il principio del ‘fast’ di 30 minuti, dando quindi sempre la possibilità di allenarsi bene, ma in poco tempo”.

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