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Manca ancora il “nero su bianco” ma – come anticipa anche il Sole24Ore nella sua edizione online – le linee guida Inail per la “Fase” 2 sono praticamente già scritte.

Per la riapertura di ristoranti, bar e pizzerie si dovranno garantire essenzialmente tre criteri: quello della “prossimità”, ovvero le distanze da rispettare, il livello di “esposizione” al contagio (che dovrà essere ridotto al minimo, scoraggiando la stanzialità) e il principio di “aggregazione” che va scongiurato in particolare nella fase di ingresso e di uscita dal locale.

Le linee guida punteranno su una deroga comunale all’utilizzo degli spazi aperti e i parcheggi dove collocare i tavolini dei locali, per garantire un distanziamento di almeno due metri tra un tavolino e l’altro. E, proprio ragionando su questo prospettiva, il sindaco di Cesenatico Gozzoli ha già anticipato la disponibilità da parte della Giunta a valutare nuove condizioni per l’occupazione del suolo pubblico.

Solo qualora queste misure non potessero essere assicurate, scatterebbe l’obbligo di utilizzare distanziatori in plexiglas sui tavolini (anche mobili e dunque non fissi), cui sarebbero esonerati solo gli avventori appartenenti a uno stesso nucleo famigliare.

Per quanto riguarda la categoria dei parrucchieri e dei centri estetici, per il personale sarà obbligatorio l’utilizzo di mascherine, gel disinfettanti e guanti.

Dovrà essere garantita, inoltre, la massima igiene come già previsto in ambito alimentare. Mentre ai clienti non verrà presa la temperatura all’ingresso con termoscanner. Se le raccomandazioni per i ristoranti sono pronte, i tecnici starebbero ancora ragionando su attività come, appunto, i parrucchieri o i centri estetici, dove i distanziamenti sono impossibili.

La cautela è massima, i tecnici dell’Istituto superiore di Sanità vogliono aspettare i dati dei monitoraggi epidemiologici che le Regioni invieranno nei prossimi giorni. L’andamento delle statistiche della prossima settimana renderà possibile osservare, infatti, l’effetto delle aperture del 4 maggio. E solo a quel punto, come ha ribadito anche il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, dal 18 maggio – in anticipo dunque rispetto alle scadenze indicate dal Governo – si potrà dare il via libera alla riapertura di molte attività.

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