Il 50% degli hotel a Cesenatico viene gestito in affitto. Questo significa che la metà degli albergatori della città, a meno di clamorose concessioni da parte dei locatari, ben difficilmente quest’estate riuscirà ad avere marginalità. Ci si attendeva, in questo senso, un aiuto concreto dal Decreto Rilancio ma, a giudicare dalle indiscrezioni anticipate oggi da Il Sole24Ore, lo scenario non sembra rincuorante. Unica novità positiva per le strutture in affitto il credito imposta del 60% che, ormai è certo, verrà esteso anche agli alberghi.

Nella bozza del provvedimento, per la verità, il credito d’imposta fino al 60% dell’affitto viene previsto per le imprese (con ricavi sotto i 5 milioni), che abbiano subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi ad aprile 2020 di almeno il 50%. Ma considerando che, ad aprile, i nostri alberghi sono rimasti chiusi, il legislatore ha previsto per gli hotel il credito indipendentemente dal volume di affari registrato nel periodo d’imposta precedente. Ora, quanto la leva fiscale potrà essere utile per chi gestisce un albergo? Sicuramente un abbattimento delle imposte aiuterà gli affittuari, ma in tanti si aspettavano qualcosa in più.

Invece, poiché a metà maggio ci sarebbero state alcune scadenze erariali, il Decreto ha previsto lo slittamento al prossimo 16 settembre di versamenti di ritenute, Iva, contributi previdenziali e Inail, atti di accertamento, cartelle esattoriali, avvisi bonari e le rate della rottamazione-ter e del saldo e stralcio, sospesi dall’emergenza sanitaria per i mesi marzo, aprile e maggio 2020. I pagamenti potranno essere effettuati in unica soluzione, a partire dalla metà di settembre o in quattro rate di pari importo. Tra le misure previste a favore dell’aziende sembra invece sempre più certo l’abbonamento del saldo e acconto dell’Irap di giugno per le imprese con un fatturato fino a 250 milioni (banche e assicurazioni restano escluse) che, secondo una prima ipotesi, ad aprile hanno perso un terzo del proprio fatturato rispetto all’anno scorso.

Infine, sembra finalmente profilarsi anche un intervento sulle bollette che, in questi giorni – a parte la sospensione dell’interruzione delle utenze per morosità – non erano state minimamente toccate dall’emergenza Covid. Nel testo in lavorazione saranno infatti previste risorse per permettere all’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) di alleviare il peso delle quote fisse delle bollette elettriche in particolare in capo alle piccole attività produttive e commerciali gravemente colpite dall’emergenza Covid-19. La misura prevede lo stanziamento di 600 milioni e riguarda i mesi di aprile, maggio e giugno 2020.

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