Tante richieste di informazioni ma, per il momento, poche prenotazioni. Con i cartelloni ancora vuoti, gli albergatori di Cesenatico provano faticosamente a ripartire.
Nel prossimo fine settimana molti apriranno le loro attività ma, con tutti gli indicatori negativi e proiezioni ancora scoraggianti, la parola d’ordine sarà: limitare le perdite.
Per la verità, dopo quattro mesi di silenzio, con la riapertura dei confini regionali (il 3 maggio), i centralini degli alberghi sono tornati a squillare. Tante le richieste di informazioni, ma per il momento molto poche le prenotazioni.
Quasi tutti chiedono delucidazioni sul bonus vacanze, il provvedimento salva-turismo ideato dal Governo. Ma, anche se il voucher partirà a luglio, ancora nessuno ne conosce, con esattezza, il reale funzionamento. Non è ancora in rete l’applicazione che dovrebbe generare il bonus, così come ancora nessuno ha spiegato, nel dettaglio, agli operatori turistici con quali tempi e modalità avverranno i rimborsi. Ci sono state, per la verità, diverse anticipazioni dei giornali, ma ancora nessun documento ufficiale è stato inoltrato ai diretti interessati.
E così il provvedimento, già contestato per la sua natura, rischia anche di creare un “plus” di burocrazia nella gestione amministrativa, già di per sé complessa, delle attività turistiche.
Per il momento, dunque, il bonus turismo viene congelato e, all’atto delle prenotazioni, né il cliente né l’albergatore sono nella condizione di capire l’esatto ammontare di un preventivo. Ma, del resto, i ritmi sostanzialmente differenti tra decisioni governative ed economia reale sono ormai una costante di questo post-pandemia. E allora perché sorprendersi?