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L’orchestra e la squadra di calcio, come gestire la leadership per una “formazione” vincente. I solisti e i campioni, la crescita dei giovani talenti, e ovviamente il rapporto con il pubblico e i media.

Molti aspetti accomunano musica e sport, al di là delle differenze. Ma se si accetta la constatazione che il direttore e l’allenatore sono entrambi un “solo-con-tutti”, eternamente alla ricerca di un’armonia di gruppo per conseguire il massimo risultato possibile, sportivo e musicale, allora anche i loro ruoli possono essere inquadrati in una dimensione comune. Ecco perché al Teatro Alighieri di Ravenna questa sera alle ore 21 – in una giornata di pausa della sesta edizione dell’Italian Opera Academy – si incontrano in un dialogo pubblico Riccardo Muti e Arrigo Sacchi.

Entrambi simbolo dell’italianità nel mondo, insieme per la prima volta per raccontare e raccontarsi i modi di vedere l’arte e lo sport dalle loro prospettive, il podio e la panchina, la sala prove e il campo di allenamento, il teatro e lo stadio.

Un’occasione per entrare nel dietro le quinte della vita professionale di due massimi esponenti delle loro rispettive discipline, ripercorrendo le tappe di carriere straordinarie, non di rado sviluppatesi negli stessi luoghi, da Firenze a Milano, dagli Stati Uniti al Giappone.

L’incontro sarà moderato da Armando Torno, giornalista, saggista e conduttore radiofonico. Quando nel 1987 Arrigo Sacchi fu assunto dal Milan, inaugurando un ciclo che lo avrebbe portato a vincere tutti i trofei possibili, Riccardo Muti guidava da un anno il Teatro alla Scala come direttore musicale, incarico che avrebbe mantenuto fino al 2005.

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