Un gioco di specchi, una modella e lo scatto di una reflex. Questa mattina un tratto di spiaggia libera di ponente ha ospitato un set surreale per un insolito progetto fotografico che parla romagnolo, ma con accento spagnolo per ripercorrere le tracce di una poetessa della pellicola. Un lavoro mistico e onirico in cui la luce si adagia sul volto di Giulia, la modella, per riflettersi in uno specchio antico che di sfuggita cattura un improbabile coniglio xl in pantaloni post punk. Luce che finisce la sua corsa intrappolata nei pixel della macchina fotografica quando in realtà il tutto, proprio come in un sogno, è nella mente della misteriosa fotografa che ha composto la scena.
Tanti i presenti che hanno assistito alla fase di preparazione e realizzazione del set così insolito, ma così curioso. Solo qualcuno ha avuto il coraggio di avvicinarsi catturato da quell’insieme improbabile di elementi che solo in apparenza sono lontani tra loro. Finché si sogna ad occhi aperti.
