Il Pesce fa Festa quest’anno dovrà fare a meno di un maxi stand da 700 posti. In silenzio e senza polemiche, la Coop. Casa del Pescatore fa un passo indietro e rinvia l’appuntamento con i suoi succulenti menù al 2021. “Non ce la sentiamo – ha detto Mario Drudi – prima di tutto per i nostri volontari e le loro famiglie. Abbiamo uno stand molto grande che attira molte persone e assicurare il distanziamento è troppo complicato in quel contesto. Le persone che prestano servizio da noi sono volontari e i giorni a seguire devono andare a lavorare per non parlare di chi non è proprio in tenera età. Non vogliamo esporre nessuno a nessun tipo di pericolo perché non ce lo perdoneremmo”.

Da quando la manifestazione è cresciuta di importanza occupando le sponde del canale questa è la prima volta che la Coop. manca all’appello. La presenza della Cooperativa Casa del Pescatore, oltre ad un’attrattiva molto importante vista la proposta e i numeri, è fondamentale anche perché ha un valore sociale. Infatti ogni anno la Coop destina il ricavato dell’evento a importanti iniziative culturali o sociali. Non da ultima anche l’inaugurazione del Centro Studi dedicato a Giorgio Calisesi in zona Squero.

Mentre scriviamo questo servizio è in corso una riunione tra gli organizzatori del Pesce fa Festa per meglio individuare le modalità di gestione dell’evento che, fino a prova contraria, è in calendario dal 30 ottobre al 1 novembre.

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