Forse era lì da tempo e le mareggiate dei giorni scorsi l’hanno semplicemente spostata in una zona del fondale più visibile. Oppure si tratta di un “relitto” recente, magari lo scherzo etilico di qualche buontempone oppure la refurtiva di un ladro che voleva liberarsi frettolosamente di quel corpo del reato.
Una bicicletta che riaffiora dalle acque del porto canale dà adito ad una lunga serie di ipotesi. E solleva anche qualche immagine poetica. Così come tutti i relitti che il mare, con i suoi tempi e le sue regole, decide di restituire.
