Skip to main content
[nectar_slider location=”articolo – ABOVE SX” overall_style=”classic” bg_animation=”none” loop=”true” slider_transition=”fade” caption_transition=”fade_in_from_bottom” image_loading=”default” heading_tag=”default” button_sizing=”regular” slider_height=”100″ autorotate=”4000″]
[nectar_slider location=”articolo – ABOVE DX” overall_style=”classic” bg_animation=”none” slider_transition=”fade” caption_transition=”fade_in_from_bottom” image_loading=”default” heading_tag=”default” button_sizing=”regular” slider_height=”100″ autorotate=”4000″]

Di fronte all’aumento dei contagi da coronavirus, il Governo lavora a un nuovo Dpcm. Il provvedimento potrebbe essere anticipato già oggi e, come noto, conterrà una serie di misure restrittive.

Al vaglio dell’esecutivo, in queste ore, c’è lo stop al calcetto e a tutti gli sport di contatto a livello amatoriale, ma anche una stretta sulla “movida” con chiusura di bar e ristoranti a mezzanotte e il divieto di sostare davanti ai locali dopo le 21. E ancora, ulteriori restrizioni per le cerimonie (matrimoni e comunioni con un massimo di 30 invitati) e un stop assoluto alle feste private. Come pure la conferma per le aziende a incentivare il ricorso allo smart working. E proprio quest’ultimo punto potrebbe rappresentare, anche a Cesenatico, la grande novità di questo autunno.

Secondo le prime ipotesi, infatti, il governo punterebbe ad incentivare lo smart working portandolo al 70-75%. Il cosiddetto “lavoro agile” potrebbe essere applicato per tutta la durata dello stato di emergenza (quindi fino al 31 gennaio) dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato anche in assenza degli accordi individuali nel rispetto degli articoli 18 e 23 della legge 81 del 2017 che disciplina il lavoro flessibile.

Anche la Pubblica amministrazione sarebbe interessata: l’esecutivo sta pensando, infatti, di aumentare il ricorso al lavoro da remoto per la pubblica amministrazione, per ridurre gli spostamenti e i conseguenti rischi di circolazione e contagio da coronavirus: l’idea in questo caso è quella di portare al 70% le attività degli uffici pubblici da svolgere da casa. Da settembre per i dipendenti pubblici era iniziato il rientro e le attività da svolgere in remoto si fermavano al 50% del personale, dove compatibile con il tipo di mansione svolta.

Sostieni livingcesenatico con una piccola donazione!

[nectar_slider location=”express” overall_style=”classic” bg_animation=”none” slider_transition=”slide” caption_transition=”fade_in_from_bottom” image_loading=”default” heading_tag=”default” button_sizing=”regular” slider_height=”300″ autorotate=”2000″][nectar_slider location=”express2″ overall_style=”classic” bg_animation=”none” slider_transition=”slide” caption_transition=”fade_in_from_bottom” image_loading=”default” heading_tag=”default” button_sizing=”regular” slider_height=”300″ autorotate=”2000″][nectar_slider location=”home – ABOVE” overall_style=”classic” bg_animation=”none” slider_transition=”slide” caption_transition=”fade_in_from_bottom” image_loading=”default” heading_tag=”default” button_sizing=”regular” slider_height=”300″ autorotate=”2000″]

Leave a Reply