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L’organizzazione ‘Essere Animali’ ha organizzato un sit-in davanti all’allevamento di visoni di San Marco. Nella frazione alle porte di Ravenna, si trova “uno dei nove allevamenti di animali da pelliccia ancora attivi in Italia” come sottolineato dagli organizzatori.

Scopo della manifestazione chiedere l’introduzione di un divieto di produzione di pellicce su tutto il territorio nazionale. Obiettivo della campagna ‘Visoni liberi’.

Dopo avere lanciato nei giorni scorsi una mobilitazione social, l’organizzazione ha scritto quindi a Regioni e Comuni interessati dalla presenza di allevamenti di visoni. Chiede delle ordinanze locali ad hoc al fine di sospendere l’attività delle strutture “a causa di gravi motivi attinenti alla tutela della salute pubblica”.

In particolare,

“il passaggio del coronavirus mutato dai visoni agli esseri umani, documentato in Danimarca, e i casi di visoni infetti rilevati, oltre che in Italia nell’allevamento a Capralba (Cremona), anche in allevamenti in Olanda, Spagna, Stati Uniti, Svezia e Grecia, devono spingere le istituzioni ad adottare interventi urgenti”.

 
 
 
 

Nell’allevamento ravennate vi sono circa 1.000 visoni. Durante la manifestazione, gli attivisti si sono tenuti a distanza dalle gabbie degli animali, le cui condizioni sono state monitorate nei giorni scorsi dai carabinieri del Nas e dai servizi veterinari dell’Azienda Usl Romagna i quali hanno rilevato l’assenza di sintomi clinici riferibili a infezione da Sars-Cov2 o di altre patologie.

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