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Il calcio italiano è fatto di tanti momenti di gloria ad alti livelli ma non solo. Le realtà di provincia, ossia quelle che raramente hanno avuto legami diretti con la gloria nelle competizioni europee, hanno anche loro scritto pagine divertenti ed emotive del pallone all’italiana. Tra queste vi sono le storie dei grandi goleador delle piazze di provincia che sia in A sia in B hanno creato storie uniche e dato vita a fenomeni che hanno arricchito il calcio nostrano.

Mentre in questa stagione di Serie A a dominare la classifica dei marcatori sono giocatori come Cristiano Ronaldo e Romelu Lukaku, grandi attuali favoriti, secondo le quote delle scommesse sul calcio italiano online in questo momento, c’è stata un’epoca nella quale a imporsi erano anche i bomber di provincia. Il primo tra tutti è stato Dario Hubner, la cui carriera nel professionismo è iniziata proprio nel Cesena, squadra nella quale approdò nell’estate del 1992. Il nativo di Trieste iniziò a farsi notare dal gran pubblico a 25 anni, un’età nella quale solitamente i calciatori sono già formati. Dotato di un fisico imponente ma soprattutto di un fiuto del goal fuori dal comune, Tatanka, come lo chiamavano affettuosamente, può vantare un record piuttosto particolare, ossia quello di essere diventato capocannoniere in Serie C1, Serie B e Serie A. Nella serie cadetta questo titolo lo ha ottenuto nella stagione 1995-96 proprio con la maglia del Cesena, una squadra che ha continuato ad avere nel cuore anche dopo il suo addio nell’estate del 1997 per andare al Brescia, dove avrebbe condiviso lo spogliatoio nientemeno che con Roberto Baggio. Sarebbe stato al Piacenza, però, dove avrebbe conquistato il titolo di massimo goleador della Serie A nella stagione 2001-02, ossia a 35 anni suonati.

 
 
 
 

Oltre a Hubner sono tanti i bomber di provincia a essersi fatti notare negli ultimi anni. L’altoatesino Stefan Schwoch è stato senza dubbio uno di loro, facendo faville sia a Venezia sia a Vicenza, anche se va detto che la sua esperienza più gratificante e nota fu quella di Napoli. Con gli azzurri, infatti, l’attaccante nativo di Bolzano avrebbe conquistato una promozione in Serie A nell’estate del 2000 e per questo è ancora oggi ricordato con molto affetto dai tifosi partenopei.

A Empoli, invece, sono in tanti quelli che ricordano Massimo Maccarone e Francesco Tavano, rispettivamente un centravanti d’area di rigore e un fantasista che hanno fatto innamorare il pubblico dello stadio Castellani sia in Serie B sia in Seria A, segnando goal importanti contro avversari prestigiosi. Sempre in Toscana va ricordato invece quel Cristian Riganò che sollevò dalla depressione una Fiorentina retrocessa in Serie C per debiti, mentre non troppo lontano, ossia a Terni, si ergeva la figura di Riccardo Zampagna, un bomber operaio che, senza il fisico del Marcantonio, avrebbe segnato ben 21 reti nella stagione 2003-04 del campionato cadetto con la maglia del suo cuore, ossia quella rossoverde.

I bomber di provincia, oggi quasi estinti, restano tuttavia nella memoria degli appassionati di calcio di ogni tempo.

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Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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