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Dopo 11 anni (il clan del cocco era stato arrestato il 20 agosto 2010) il tribunale di Rimini ha condannato due, tra i membri principali, appartenenti alla famiglia di origine napoletana che per decenni erano stati monopolisti del cocco bello in riviera.

I capi d’accusa: associazione a delinquere finalizzata all’estorsione, illecita concorrenza mediante violenza e minaccia, violenza e minaccia a pubblico e sostituzione di persona. Due – dicevamo – i condannati ai quali il giudice ha inflitto la condanna di cinque anni e sei mesi al capo banda e tre anni e otto mesi a un altro appartenente alla famiglia.

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Una specie di racket della frutta. La banda minacciava, intimidiva e faceva pressioni per eliminare la concorrenza tra gli ombrelloni.

Le indagini erano state coordinate dall’allora dirigente Claudio Cagnini e dal Commissario Stefano Sant’Andrea della Squadra Mobile di Forlì, coinvolgendo anche gli uffici della Polizia del riminese e del ravennate e la Polizia Municipale di Cesenatico.

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Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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