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Anche in Emilia Romagna la scuola si prepara a ripartire dopo Pasqua, con il ritorno in aula fino alla prima media deciso dal Governo anche nelle zone rosse.

La Regione, sentito l’Ufficio scolastico regionale e dopo un confronto con i sindacati, ha messo a punto un piano di misure condivise per garantire un rientro nelle migliori condizioni di sicurezza possibili per il personale, gli studenti e le rispettive famiglie.

Inoltre è stato già convocato il tavolo di monitoraggio sulle riaperture dei servizi educativi per l’infanzia (0-6 anni) con enti gestori pubblici e privati e organizzazioni sindacali per valutare ulteriori indicazioni.

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Le principali misure individuate.

Priorità al completamento della vaccinazione per tutti i lavoratori del mondo della scuola: le dosi di AstraZeneca in arrivo saranno subito consegnate per questo ai medici di base.

Vaccinazione assicurata al personale educativo, insegnante, ausiliario e ai collaboratori a vario titolo coinvolti nei servizi educativi per l’infanzia e nelle scuole di ogni ordine e grado, con la possibilità per il personale scolastico assistito in altra regione di essere comunque vaccinato in Emilia-Romagna.

Conferma della campagna di screening in farmacia per alunni, familiari e per lo stesso personale scolastico, con la possibilità per tutti loro di effettuare gratuitamente tamponi rapidi.

Tramite le Aziende sanitarie, la possibilità di interventi rapidi per la limitazione e il contenimento di focolai scolastici, lì dove dovessero nascere. Sempre le Aziende sanitarie svolgeranno azioni preventive di controllo, d’intesa con i dirigenti scolastici, con l’effettuazione di tamponi a campione, su base volontaria.

Tale azione preventiva riguarderà in particolare i comuni o territori con alta incidenza di nuovi casi ogni 100mila abitanti: qui vi potrà essere un’estesa azione di screening in ambito scolastico utilizzando test antigenici molecolari sempre su base volontaria.

E ancora, insieme al consueto rispetto delle norme come uso delle mascherine, distanziamento sociale, divieto di assembramenti all’entrata e all’uscita, vengono fornite indicazioni aggiuntive di contenimento del rischio contagio, come l’areazione costante degli ambienti, mantenendo parte della finestratura aperta durante le lezioni e lasciando le porte aperte ad ogni cambio d’ora.

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Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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