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Manca solo il sigillo notarile della cabina di regia (che arriverà venerdì) ma, con i dati pandemici in costante regressione, è ormai scontato che l’Emilia-Romagna, da lunedì 26 aprile, tornerà in zona gialla.

Dopo mesi di privazioni ci aspetta dunque un nuovo mondo, anche se – a meno di clamorosi ripensamenti – resterà il coprifuoco sino alle 22. Rispetto alla zona arancione potranno però riaprire al pubblico ristoranti, bar, pub, gelaterie, pasticcerie, ma solo chi ha spazi all’aperto, cinema, teatri al 50% e musei (solo nei giorni feriali).

Le differenze maggiori rispetto alla zona arancione riguardano gli spostamenti tra regioni (anche se resta l’incognita del famigerato “pass”) ed anche la riapertura delle scuole in presenza di ogni ordine e grado (anche se basterà un solo alunno positivo per mandare, per 14 giorni, tutta la classe in quarantena).

Il settore della ristorazione potrà riaprire e ospitare la clientela sia a pranzo che a cena, a patto però che vengano utilizzati spazi e tavoli all’aperto. Come in zona arancione rimane in vigore il coprifuoco (dalle 22 alle 5), anche se in questi giorni aumenta il pressing delle categorie per portare il coprifuoco almeno fino alle 23 e consentire dunque ai ristoranti di fare un doppio turno serale.

A riaprire saranno anche i cinema e i teatri, ma la capienza sarà limitata e la prenotazione del posto a sedere obbligatoria. Non sarà possibile rimanere in piedi per assistere agli spettacoli. Se gli spettatori indosseranno la mascherina, dovrà esserci tra di loro almeno un metro di distanza, davanti e ai lati. Nel caso non fosse obbligatorio tenere la mascherina, la distanza dovrà essere almeno di due metri.
Obbligatorio prenotare l’ingresso anche nei musei. La permanenza all’interno, inoltre, dovrà avere un tempo limitato e ci saranno percorsi diversi di entrata e di uscita.

Dal 26 aprile potranno riaprire anche i centri sportivi, ma non al chiuso. Sarà possibile fare sport solo all’aperto e, sempre all’aperto, si potranno praticare sport di contatto come il calcetto e il basket.

 
 
 
 

Il 15 maggio riapriranno invece gli stabilimenti balneari e le piscine all’aperto. Nelle spiagge ci dovranno essere 4 metri e mezzo di distanza tra un ombrellone e l’altro della stessa fila e 5 metri tra file diverse. Tra i lettini ci dovrà essere almeno un metro e mezzo. Riguardo le piscine, ogni nuotatore dovrà avere a disposizione almeno 7 metri quadrati d’acqua.

Dal 1° maggio potrebbe esserci l’apertura degli stadi. Ancora non è chiaro quanti spettatori potranno entrare. Si parla del 25% della capienza massima oppure di mille spettatori.

Il 1° giugno i ristoranti potranno aprire anche le sale interne al chiuso, ma solo a pranzo. Da quella stessa data si potrà anche fare esercizi fisici al chiuso nelle piscine e nelle palestre.

Dal 1° luglio ripartono anche le fiere e i congressi e vengono aperti centri termali e parchi tematici. Si prevede che anche qui verranno delineate regole per lo scaglionamento degli ingressi.

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