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La segnalazione parte, come ormai accade puntualmente, dai social, dove uno zelante cittadino di Cesenatico – con tanto di foto – ha denunciato lo stato di imbarazzante incuria in cui versano, ai giardini al mare, le opere de “La cattedrale delle foglie e delle piante contadine”.

Un itinerario artistico di pregio composto dalle opere di Tonino Guerra e realizzate dallo scultore del ferro Aurelio Brunelli. Un patrimonio che dovrebbero essere salvaguardato con maggiore sensibilità e che, invece, oggi viene miseramente utilizzato come parcheggio per le biciclette dei bagnanti.

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Proprio così. Le sette grandi foglie che rappresentano il fico, l’olmo, l’olivo, la quercia, la foglia di fantasia, il cerro e la pawlonia sono puntualmente utilizzate come pali della luce e dunque utili per legarci le biciclette con un catenaccio.

Per carità, le opere sono progettate per vivere all’esterno e dunque non sarà una bicicletta appoggiata a provocarne il degrado. Ma un’opera d’arte è un’opera d’arte e, da questo punto di vista, lo sfregio lascia molto di più di una semplice ammaccatura.

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