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Annunciati e neppure troppo osteggiati, con il nuovo anno, arrivano anche i rincari dei canoni demaniali per i titolari degli stabilimenti balneari.

Con il decreto del 30 dicembre 2022, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha, infatti, fissato “nella misura del 25,15%, l’adeguamento delle misure unitarie dei canoni per le concessioni demaniali marittime, ovvero l’aggiornamento delle stesse per l’anno 2023”.

 
 
 
 
 
 

E’ stata inoltre adeguata anche la misura minima del canone che è stata aggiornata a 3.377,50 euro a decorrere dal 1 gennaio 2023.

La risposta della categoria è stata critica, anche perché l’Istat aveva individuato nell’11% l’eventuale aumento del canone demaniale marittimo, mentre il Ministero nella circolare ha imposto un “ritocco” del 25%. Ma a preoccupare la categoria dei balneari è soprattutto il futuro delle concessioni e le aste imposte dall’Europa sulle quali, per il momento, vige il più imperscrutabile silenzio.

 
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