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Il presidente nazionale della Caritas Carlo Roberto Maria Redaelli, arcivescovo di Gorizia, ha fatto visita alla sezione di Cesenatico, intrattenendosi con i volontari e visitando le strutture della sede comunale di Villamarina.

“Per la nostra realtà – spiega Valerio Navarra, responsabile della Caritas di Cesenatico – si è trattato di una visita che passerà alla storia. Sebbene un poco decentrata, la nostra Caritas ha la particolarità di essere l’unica a essere ospitata in una struttura comunale. Il presidente Caritas ha invitato a diffondere la carità della porta accanto. Gli abbiamo mostrato il Centro d’ascolto e prima accoglienza di Villamarina e presentato i nostri volontari. Ci siamo poi trasferiti sul porto canale dove al Centro San Giacomo gli abbiamo illustrato l’attività che qui si svolge tutto l’anno: la consegna del cibo all’ora di pranzo”.

Il Centro di ascolto e prima accoglienza Caritas di Cesenatico in questi mesi invernali provvede ad assicurare un tetto e una camera riscaldata a una ventina di senza casa. Per il ritiro dei pasti caldi ogni giorno si presentano al Centro di San Giacomo da 40 a 55 persone. Mentre alla sede di Villamarina sono circa 200 i nuclei familiari assistiti ogni quindici giorni con fornitura di pacchi alimentari, per un totale di 400-500 persone.

I dati sono stati resi noti ieri dall’Istat che è partita analizzando i prezzi nei capoluoghi di regione e nei comuni con più di 150 mila abitanti. L’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la top ten delle città più care d’Italia ed in testa c’è Bolzano davanti a Milano, dove il rialzo dei prezzi del 10,8%.

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Al sesto posto c’è Ravenna (+10,8%, +3.289 euro) davanti, come detto, alla nostra provincia di Forlì – Cesena. Qui l’inflazione annua in proiezione, conteggiata dopo gennaio, si assesta su un +10,7%. Con un rincaro annuo medio che sarà di 2.586 euro ma che per una famiglia di 3 persone si tradurrà in 3.259 euro in più da spendere a parità di presenza sul territorio rispetto allo scorso anno.

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