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Ai tempi tragici dell’Aids, quando la diagnosi da Hiv era una sentenza di morte, la siringa infetta era l’incubo dei genitori. Un incubo che si ripropone ancora oggi dopo che, nella vicina Cesena, una bambina di 9 anni si è punta a un piede con l’ago di una siringa abbandonata a terra da qualche tossicodipendente.

L’episodio – secondo quanto riportato dai giornali locali – si è verificato nella tarda mattinata di lunedì nella zona del Parco Novello, un’area verde ricca di ciclabili e di giochi per bambini, ma rifugio la notte anche di qualche tossicodipendente.

Secondo il resoconto della madre, proprio in un angolo del parco, la bimba si sarebbe punta con l’ago di una siringa sporca piantata nel terreno. 

 
 
 
 
 
 
 
 

A quel punto la piccola è stata subito accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale Bufalini di Cesena dove sono stati eseguiti tutti i rilievi diagnostici per scongiurare ogni ipotesi di contagio. I primi esiti sono stati incoraggianti ma, secondo i protocolli medici, la bimba dovrà sottoporsi nei prossimi mesi ad altri prelievi ematici perché alcune patologie necessitano di un periodo di incubazione e possono essere diagnosticate solo dopo 4-5 mesi.

 
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