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È atteso per oggi, al Porto di Ravenna, l’arrivo della nave “Geo Barents” di Medici senza frontiere, il cui attracco – previsto inizialmente per ieri – è stato rinviato di 24 ore a causa delle cattive condizioni dell’Adriatico.

A bordo si trovano 336 migranti, di cui 34 minorenni, 27 dei quali non accompagnati: è il numero più alto di migranti mai sbarcati in Emilia-Romagna nella storia di questa regione.

Tra i naufraghi anche una donna incinta. “Come sempre – assicura l’assessore Taruffi – siamo pronti a fare la nostra parte per far sì che queste persone, costrette a fuggire da situazioni drammatiche, spesso dalla guerra, possano ricevere l’aiuto di cui hanno bisogno, perché questa è l’Emilia-Romagna, una terra che ha la solidarietà e lo spirito di accoglienza nel proprio Dna. Tuttavia – prosegue – trovo incomprensibile la decisione del Governo di continuare a designare Ravenna quale porto di sbarco per i migranti in arrivo, lontano giorni di navigazione dai punti di salvataggio, invece di individuare attracchi più vicini, prolungando ulteriormente il tempo in mare per chi già soffre e ha bisogno di aiuto”.

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Per assisterli è già in funzione la macchina organizzativa regionale, con oltre 200 persone impiegate tra personale della Prefettura, del Comune di Ravenna, forze dell’ordine, Croce Rossa e volontari della Protezione Civile. Le operazioni di sbarco inizieranno alle 8 del mattino. “Preoccupa inoltre il numero di minorenni non accompagnati che si trovano a bordo di queste navi – aggiunge Taruffi .- Una situazione la cui gestione sta diventando un’emergenza, sulla quale chiediamo al Governo di dare una mano e fare la propria parte. Questo nuovo anno inizia nello stesso modo in cui si è concluso quello precedente, con la dimostrazione che le reiterate affermazioni delle forze politiche che ora sono al governo, rispetto a presunti blocchi navali e interruzione degli sbarchi, erano solo parole al vento, slogan politici dettati dalla convenienza del momento. La realtà è molto più complessa”.

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