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Lunedi 25 marzo scatta il “click day” per l’arrivo in Italia di 89.050 lavoratori stagionali extracomunitari previsti dal nuovo decreto flussi 2023-2025. Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che il nuovo appuntamento riguarda soprattutto lavori stagionali nei settori agricolo e turistico-alberghiero. 

I lavoratori stranieri sono diventati una componente essenziale per la filiera agroalimentare italiana. Quasi un terzo del “Made in Italy” del settore alimentare, infatti, viene prodotto nei campi e nelle stalle da migranti che hanno trovato regolarmente occupazione in agricoltura fornendo ben il 32% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore.

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La comunità di lavoratori agricoli extracomunitari piu’ presenti in Italia – spiega Coldiretti – sono quella degli indiani, seguita dai marocchini che precedono albanesi, senegalesi, pakistani, tunisini, nigeriani e macedoni. Si tratta soprattutto di lavoro stagionale con picchi di domanda nei periodi estivi della raccolta che – continua la Coldiretti – sono garantiti grazie a lavoratori regolari provenienti da altri paesi, perfettamente integrati, che si fermano in Italia per qualche mese, tornando anno dopo anno spesso nella stessa azienda con reciproca soddisfazione.

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Il contributo dei flussi migratori al Made in italy sostiene molti “distretti agricoli” dove i lavoratori stranieri sono una componente bene integrata nel tessuto economico e sociale come nel caso – conclude la Coldiretti – della frutta in Emilia Romagna.

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