Andrea Tosi, il comandante del Calimero, ha raccontato la sua esperienza. Non è facile aprirsi e consegnare alla stampa e alla memoria la sua brutta avventura. Nessuno vorrebbe dover assistere al naufragio della propria nave. Dover mettere in salvo i marinai e i documenti è stata la sua priorità come già aveva raccontato ieri su queste colonne.
Nell’intervista concessa a livingcesenatico e al tgr rivive e racconta quegli attimi drammatici. Un estratto è nella video intervista che pubblichiamo qui.
«Il mio animo è sconvolto – ha detto ai microfoni – anche io mi chiedo cosa mi sia successo. In prossimità del porto mi si è spento qualcosa. Quando ho visto la collisione con gli scogli mi sono chiesto dove fossimo. La mia priorità è stato mettere in salvo l’equipaggio; ho ordinato di mettersi sul lato più alto del peschereccio e abbiamo chiamato i soccorsi che sono arrivati subito».
Secco il «no» alla richiesta se il maltempo sia stato un fattore scatenante. «Purtroppo il peschereccio è andato. Recupereremo i suoi pezzi. Questo proprio non ci voleva».
Oggi, mercoledì, i sub hanno circondato il relitto con i galleggianti per evitare inquinamento. In questo servizio alcuni dettagli.